C’è una novità che sta attirando l’attenzione nei reparti di ricerca, negli ambienti accademici e tra gli ingegneri che hanno usato MATLAB per anni: MathWorks ha lanciato MATLAB Copilot, un assistente basato su intelligenza artificiale pensato per integrarsi nativamente nell’ambiente MATLAB, con l’obiettivo di rendere più fluido il passaggio da idea a codice, da errore a correzione e da apprendimento a prodotto. La decisione rappresenta un’ulteriore tappa nella convergenza tra strumenti ingegneristici tradizionali e capacità generative, e suggerisce che lo sviluppo tecnico stia entrando in una nuova fase in cui l’IA non è solo supporto esterno, ma compagno operativo.
L’annuncio, diffuso sul sito ufficiale di MathWorks, parla chiaro: MATLAB Copilot è incluso nella Release 2025b, in MATLAB e Simulink, e incorpora funzioni intelligenti che assistono l’utente lungo tutto il ciclo di sviluppo. Tra queste, spicca Chat & Apprendimento: gli utenti possono formulare domande in linguaggio naturale tramite un’interfaccia chat integrata, e ricevere risposte “contestate” — basate cioè sui documenti MathWorks, esempi di codice reali e conoscenza contestuale — senza uscire mai dall’ambiente MATLAB. Questa modalità promette di abbattere una barriera comune: dover passare da MATLAB al browser per consultare manuali o cercare frammenti di codice esterni.
Ma l’ambizione va oltre. Mentre l’utente digita nel codice MATLAB, Copilot suggerisce automaticamente completamenti intelligenti, anticipando la sintassi, proponendo frammenti pertinenti e, soprattutto, può generare codice ex novo sulla base di descrizioni scritte in linguaggio naturale. È una funzione che cerca di eliminare la distanza tra pensiero concettuale e implementazione concreta: non devi più “scrivere cosa fare passo per passo”, ma puoi dire “voglio una funzione che faccia questo”, e l’assistente tradurrà la richiesta in codice MATLAB.
Un altro aspetto fondamentale è la capacità di interpretare e migliorare: se trovi del codice incomprensibile o una porzione che non ti è chiara, Copilot può generare spiegazioni, aggiungere commenti, analizzare messaggi d’errore e persino proporre soluzioni. In caso di errori, non ti limita a segnalare “qualcosa non va”: ti aiuta a capire perché non va, individuando la causa e suggerendo il percorso per risolverlo. E se vuoi verificare il corretto comportamento del tuo codice, Copilot ha un’arma in più: può generare test con MATLAB Test, così da automatizzare una parte significativa del processo di valutazione e debugging.
MathWorks non nasconde il messaggio strategico: Copilot non è pensato come un “strumento esterno” da integrare forzatamente, ma come parte del flusso con cui ingegneri, scienziati e ricercatori già lavorano. Roy Lurie, vicepresidente dell’ingegneria, ha sottolineato che l’obiettivo è far sì che gli utenti possano restare nel contesto MATLAB che conoscono e su cui costruiscono fiducia, anziché dover cambiare ambiente per sfruttare assistenti IA. Seth DeLand, Senior Product Marketing Manager per la generative AI, ha aggiunto che Copilot è costruito pensando a chi non vuole diventare “esperto di Prompt Engineering”, ma desidera un aiuto concreto che rimanga invisibile fino al momento in cui serve.
Questa mossa arriva in un momento in cui molti ambienti e linguaggi stanno cercando di “catturare” l’attenzione degli sviluppatori integrando intelligenza generativa. Pero in MATLAB la sfida è più specifica: gli utenti spesso non sono sviluppatori puri, ma esperti di dominio — ingegneri, scienziati, ricercatori — che utilizzano MATLAB come strumento per modellare sistemi, simulare fenomeni, analizzare dati. L’introduzione di Copilot significa abbassare la soglia tecnica della scrittura di codice, permettendo che l’IA tragga vantaggio dall’esperienza storica della piattaforma (documentazione, casi d’uso, toolbox) per suggerire soluzioni coerenti e contestualizzate.
Questa novità offre anche un’opportunità didattica: Copilot può essere utilizzato in contesti educativi per aiutare studenti e insegnanti a esplorare il codice, comprendere gli errori e focalizzarsi sugli aspetti concettuali piuttosto che sull’implementazione minuta. MathWorks ha previsto che, all’interno di licenze universitarie, l’uso di Copilot possa essere integrato nei corsi per favorire l’apprendimento assistito, lasciando che l’IA supporti la scrittura e spiegazione del codice, pur mantenendo la necessità della comprensione teorica da parte dello studente.