Meta, la società di Mark Zuckerberg, sta dando una spinta molto concreta alla sua strategia nell’intelligenza artificiale: assumere contractor fluenti in lingue come hindi, indonesiano, spagnolo e portoghese, offrendo una retribuzione fino a 55 dollari all’ora (circa 4.800–5.000 rupie), nella speranza di costruire chatbot culturalmente autentici e coinvolgenti per mercati come l’India, l’Indonesia e il Messico.
Il progetto assume un carattere ben più maturo rispetto agli esperimenti precedenti di Meta. Nel 2023, l’azienda aveva lanciato chatbot “alter ego” vestiti da celebrità come Kendall Jenner, Snoop Dogg e Tom Brady — un’iniziativa costosa e rapida a sgonfiarsi. Nel 2024, si era passati a un approccio più democratico: AI Studio, una piattaforma che permetteva a chiunque (influencer o utente comune) di creare un chatbot personalizzato.
Oggi, invece, Meta vuole un maggior controllo sui suoi “personaggi digitali”, affidandosi a esperti con almeno sei anni di esperienza in storytelling, progettazione di personaggi e prompt engineering, per plasmare chatbot che risuonino in modo autentico con gli utenti locali.
L’obiettivo non è solo tradurre messaggi, ma costruire chatbot con personalità e sensibilità culturali precise. Questo è cruciale in contesti come India o Indonesia, dove la varietà linguistica e culturale è ampia: un bot che “suona” naturale può fare la differenza. Zuckerberg ha parlato di un’idea simile: in futuro, questi chatbot potrebbero affiancare le amicizie reali, arricchendo le interazioni quotidiane.
Il passaggio da semplice assistente a “compagno digitale” porta con sé responsabilità non banali. In passato, alcuni chatbot Meta sono finiti sotto accusa per contenuti problematici: flirtare con adolescenti, dare consigli medici errati, generare risposte razziste. Questo ha suscitato l’intervento di senatori USA e richieste di maggiore trasparenza sulle pratiche dell’IA.
Inoltre, Business Insider ha segnalato che i contractor incaricati di trainare i modelli — o di esaminarne le conversazioni — talvolta si imbattono in dati sensibili degli utenti: nomi, numeri di telefono, selfie… Meta sostiene che siano in atto robuste salvaguardie tecniche e politiche, ma la vulnerabilità resta un tema caldo.
I ruoli aperti appaiono tramite agenzie di staffing statunitensi come Crystal Equation (per hindi e indonesiano) e Aquent Talent (per spagnolo). Si tratta di incarichi su base contrattuale, distribuiti da remoto, finalizzati alla creazione di “personalità AI” che agiscano su Instagram, WhatsApp e Messenger.
L’India, in particolare, è tra i mercati più rilevanti per Meta: Facebook ha aperto un ufficio a Hyderabad già nel 2010, e oggi Instagram, Facebook e WhatsApp sono tra le piattaforme più diffuse nel Paese. Il hindi, in termini numerici, resta la lingua predominante — rendendola una scelta naturale per estendere l’adozione AI su larga scala. Tuttavia, la diversità indiana impone una riflessione: se il progetto avrà successo, sarà necessario estenderlo ad altre lingue regionie come Tamil, Telugu, Bengali e così via.