OpenAI ha annunciato una nuova funzionalità chiamata ChatGPT Canvas, disponibile dopo un importante finanziamento di 6,6 miliardi di dollari. Questa novità consente agli utenti di visualizzare e modificare direttamente parti specifiche delle risposte del chatbot in una visualizzazione a pannelli affiancati, rendendo l’interazione più intuitiva.

Costruito sul modello GPT-4o, Canvas offre suggerimenti e consente modifiche alle risposte direttamente nel pannello laterale destro, senza necessità di generare nuovamente l’intera risposta. Questa funzione sembra essere una risposta diretta alla funzionalità Artifacts lanciata dalla startup Anthropic con il suo chatbot Claude, che permette anch’essa una vista a pannelli per visualizzare e modificare il codice in base alle richieste degli utenti.

Attualmente, Canvas è in fase di distribuzione per gli utenti di ChatGPT Plus e Teams, con l’intenzione di estenderne l’accesso agli abbonati Enterprise ed Edu nei prossimi giorni. Dopo la fase beta, OpenAI prevede di renderlo disponibile a tutti gli utenti di ChatGPT.

Daniel Levine, product manager di Canvas, ha spiegato che la tradizionale finestra di chat verticale può risultare limitante per usi comuni come scrittura e programmazione. Con Canvas, gli utenti possono richiedere modifiche più specifiche senza dover scorrere avanti e indietro tra le risposte.

Per attivare Canvas, gli utenti selezionano il modello desiderato. ChatGPT può anche riconoscere quando è opportuno aprire Canvas o attivarlo tramite il prompt “usa Canvas”. Ad esempio, se un utente chiede a ChatGPT di scrivere un’email, si aprirà automaticamente la finestra Canvas con il testo generato.

Gli utenti possono quindi modificare il testo direttamente su Canvas o dare istruzioni evidenziando parti del testo. Ogni finestra Canvas include scorciatoie per regolare la lunghezza del testo, il livello di lettura, aggiungere emoji e fare rifiniture finali. Inoltre, ChatGPT può suggerire modifiche che vengono visualizzate in caselle di testo simili ai commenti di Google Docs, e può tradurre nelle lingue supportate.

Canvas si adatta all’attività in corso: nella scrittura appare simile a un documento Word, mentre nella codifica include numeri di riga per facilitare la modifica del codice. Gli utenti possono rivedere, correggere e trasferire codice a diversi linguaggi direttamente tramite Canvas.

La separazione delle funzioni di Canvas e la sua modalità di collaborazione richiamano la funzionalità Artifacts di Anthropic. Quest’ultima è già disponibile per tutti gli utenti di Claude e offre un’interfaccia user-friendly per visualizzare il codice generato e le modifiche apportate.

Con l’emergere di queste nuove funzionalità, si sottolinea l’importanza di rendere i chatbot più accessibili e facili da usare. App come Hyperwrite, Jasper e JotBot già offrono simili funzionalità di modifica, e si prevede che strumenti come Canvas diventino sempre più comuni man mano che cresce l’esigenza di interazioni più collaborative con i chatbot.

Di Fantasy