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OpenAI ha annunciato un ritorno alle sue origini open source con il lancio di due nuovi modelli linguistici: GPT-OSS-120B e GPT-OSS-20B. Questi modelli rappresentano un significativo passo verso la democratizzazione dell’intelligenza artificiale, offrendo a sviluppatori, ricercatori e imprese l’accesso a tecnologie avanzate precedentemente disponibili solo attraverso soluzioni proprietarie.

Dal rilascio di GPT-2 nel 2019, OpenAI aveva adottato un approccio più conservativo riguardo alla pubblicazione di modelli open source, citando preoccupazioni legate alla sicurezza. Tuttavia, con l’emergere di concorrenti come DeepSeek e Meta, che hanno rilasciato modelli open-weight performanti, OpenAI ha deciso di rivedere la sua posizione. Il CEO Sam Altman ha riconosciuto che l’azienda era “from the wrong side of history” per non aver rilasciato modelli open source più rapidamente, e ha sottolineato l’importanza di abbassare le barriere all’accesso per stimolare l’innovazione.

Con 120 miliardi di parametri, questo modello è progettato per essere eseguito su una singola GPU Nvidia H100. È in grado di affrontare compiti complessi come la scrittura di codice, la risoluzione di problemi matematici e il ragionamento logico. Secondo OpenAI, le sue prestazioni su benchmark come AIME 2024 & 2025, MMLU e TauBench sono comparabili o superiori a quelle del modello proprietario o4-mini.

Questo modello più compatto, con 20 miliardi di parametri, è progettato per funzionare su hardware consumer, come laptop con 16 GB di memoria. Nonostante le dimensioni ridotte, offre prestazioni simili a quelle del modello o3-mini e può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, dalla generazione di testo alla navigazione web.

Entrambi i modelli sono rilasciati con licenza Apache 2.0, una scelta strategica che consente a sviluppatori e imprese di utilizzare, modificare e distribuire i modelli senza restrizioni significative. Questa licenza è particolarmente vantaggiosa per le aziende che desiderano implementare soluzioni AI in ambienti privati o regolamentati, garantendo al contempo la massima flessibilità.

OpenAI ha posto particolare attenzione alla sicurezza dei nuovi modelli. I modelli sono stati sottoposti a rigorosi test, inclusi scenari di fine-tuning per valutare potenziali abusi in ambiti sensibili come la biologia e la sicurezza informatica. I risultati hanno mostrato che, anche in scenari di potenziale abuso, i modelli non raggiungono livelli di rischio elevati, grazie a metodologie di sicurezza avanzate e alla supervisione di esperti esterni.

Il rilascio di GPT-OSS segna un punto di svolta nell’equilibrio tra modelli open-source e proprietari. Con la crescente adozione di modelli open-weight da parte di aziende e sviluppatori, OpenAI mira a offrire soluzioni che combinano le prestazioni avanzate dei modelli proprietari con la trasparenza e la flessibilità dei modelli open-source. Questa mossa potrebbe stimolare una nuova ondata di innovazione nell’ecosistema AI, favorendo la creazione di applicazioni personalizzate e l’adozione di tecnologie AI in settori precedentemente non raggiunti.

Di Fantasy