Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI, l’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro fondata da Elon Musk, che inizialmente aveva promesso di donare $ 1 miliardo all’azienda. Con questa acquisizione, Microsoft detiene il 75% delle quote di profitto di OpenAI fino al pareggio, dopodiché deterrà il 49% delle azioni, mentre il restante 51% è distribuito tra diversi VC e dipendenti dell’azienda, a parte il CEO di OpenAI, Sam Altman, che ha deciso di non avere alcuna partecipazione nella società.
In passato, Altman era stato molto appassionato del lavoro di OpenAI, ma quando l’organizzazione ha deciso di diventare una società a scopo di lucro nel 2019, ha sostenuto che era necessario per raccogliere fondi per alimentare i loro ambiziosi progetti di intelligenza artificiale. Tuttavia, l’approccio poco convinto di Altman alla creazione di prodotti aziendali ha effettivamente spento molti investitori, portando solo otto investitori, oltre a Microsoft, a sostenere la società.
La recente petizione per sospendere l’addestramento di modelli oltre GPT-4, guidata da Gary Marcus ed Elon Musk, suggerisce che è imperativo fermarsi e formare linee guida e parapetti attorno ad AGI prima di marciare verso un’AGI più potente e possibilmente più benevola. Altman ha condiviso le ambizioni di OpenAI verso la costruzione di AGI ma anche le sue preoccupazioni su ciò che avrebbe potuto portare con sé.
La decisione di Altman di rinunciare all’equità in OpenAI potrebbe essere un modo per lui di prendere le distanze da eventuali controversie o dilemmi etici che potrebbero derivare dalla tecnologia AGI, ma non cambia il fatto che il suo nome è già associato ad OpenAI e che rimane il membro del consiglio dell’organizzazione no-profit.
Inoltre, la recente controversia attorno a OpenAI e l’accesso ai dati di Twitter ha portato Elon Musk a ritirare l’accesso di OpenAI a questi dati, affermando che l’organizzazione non è più né aperta né senza scopo di lucro come ragionamento alla base della mossa.
La situazione attuale di OpenAI, completamente controllata da Microsoft, ha sollevato alcune preoccupazioni sui conflitti di interesse e sull’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale. Tuttavia, l’azienda ha sempre sostenuto che la sua missione principale è quella di creare intelligenza artificiale sicura e benefica per tutti.
La decisione di Altman di non avere azioni potrebbe essere vista in diversi modi, ma il fatto è che OpenAI è ora completamente di proprietà di una grande azienda tecnologica e di alcuni venture capitalist selezionati, con la maggior parte dei suoi profitti destinati a Microsoft.
In sintesi, Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI, diventando il proprietario della maggior parte dei suoi profitti, mentre il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha deciso di non avere alcuna partecipazione nella società. L’organizzazione no-profit è ora completamente di proprietà di una grande azienda tecnologica e di alcuni venture capitalist selezionati, ma la sua missione principale è quella di creare intelligenza artificiale sicura e benefica per tutti.