Opera ha appena presentato il suo nuovo servizio nativo di intelligenza artificiale generativa chiamato Aria. Questa novità sfrutta il potente modello di linguaggio ChatGPT di OpenAI per creare testo e persino codice di computer, ampliando ulteriormente la gamma di strumenti di intelligenza artificiale generativa che Opera ha introdotto quest’anno.
Aria è una funzionalità gratuita integrata nei browser Opera, senza la necessità di alcun download aggiuntivo. Gli utenti possono interagire con Aria per cercare informazioni online, ottenendo risultati web in tempo reale. È possibile fare domande e ricevere riepiloghi ed spiegazioni sul contenuto di un sito web. Inoltre, è possibile chiedere all’intelligenza artificiale di creare post per i social media basati sul testo di un sito web. Sebbene Aria utilizzi attualmente il modello ChatGPT, Opera ha costruito Aria con la propria infrastruttura Composer per consentire connessioni a diversi modelli in futuri aggiornamenti. Gli utenti di Opera possono accedere ad Aria scaricando l’ultima versione di Opera One, mentre gli utenti Android possono scaricare la versione beta del browser Opera dal Google Play Store.
Joanna Czajka, direttrice del prodotto per PC di Opera, ha affermato: “L’intelligenza artificiale sta cambiando rapidamente il modo in cui lavoriamo, navighiamo sul Web e, naturalmente, il modo in cui concepiamo i browser e il loro ruolo nell’esperienza online degli utenti. Aria è il nostro primo prodotto a cui è stato dato un nome, e siamo entusiasti di questa opportunità”.
Opera è entusiasta di aggiungere strumenti di intelligenza artificiale più generativi ai suoi browser, come ChatGPT e ChatSonic, che possono riscrivere un articolo come una soap opera, un commento sportivo o una serie di domande per un quiz. Aria amplia la strategia “Browser AI” di Opera, anche se l’azienda non si impegna a spingere per un’IA più generativa nelle esperienze web. Microsoft ha rilasciato il chatbot Bing AI all’inizio di quest’anno e recentemente ha collegato i suoi risultati di ricerca a ChatGPT. DuckAssist di DuckDuckGo sfrutta il modello AI di Bing per rispondere alle query di ricerca, riassumendo parti rilevanti degli articoli di Wikipedia, mentre Summarizer del browser web Brave utilizza modelli di IA interni per lo stesso scopo. Google sta anche proponendo il suo servizio di intelligenza artificiale Bard come un “complemento” alla sua funzione di ricerca principale.
Stefan Stjernelund, vicepresidente del prodotto per Android di Opera, ha dichiarato: “Con Aria, gli utenti di Opera hanno una soluzione integrata per sfruttare gratuitamente le potenzialità dell’IA generativa oggi stesso”. Questo è solo l’inizio e molte altre funzionalità sono ancora in arrivo.