L’ultimo dispositivo Rabbit, noto come “r1”, che ha ricevuto l’attenzione dei consumatori come un dispositivo dedicato all’intelligenza artificiale (AI), ha scatenato una serie di critiche. Alcuni lo hanno definito non come un vero dispositivo meccanico, ma semplicemente come un’app Android. Rabbit ha immediatamente risposto a queste accuse.

Secondo Android Authority, un media tecnologico, hanno ottenuto l’APK del launcher r1 di Rabbit da una fonte interna e lo hanno installato su un telefono Android (Pixel 6a).

Rabbit ha spiegato che il dispositivo r1 può essere configurato, un account può essere creato, e può essere utilizzato come un’applicazione normale sul telefono. Tuttavia, a causa della bassa risoluzione, l’r1 occupava solo una parte dello schermo del telefono Hudi.

Per essere considerato un dispositivo dedicato all’intelligenza artificiale, dovrebbe avere un sistema operativo (OS) che lo faccia funzionare. Tuttavia, il fatto che funzioni come un APK su telefoni cellulari esistenti è stato interpretato come una semplice applicazione mobile.

Inoltre, Rabbit è stato criticato per aver rilasciato un hardware costoso e per aver richiesto un piano dati mobile separato invece di lanciarlo come un’app mobile. r1 ha un costo di abbonamento dati separato di $ 199.

Questo dispositivo ha attirato l’attenzione al CES di gennaio ed è riuscito a vendere 50.000 unità in soli 10 giorni.

Si tratta essenzialmente di un “controller per app per telefono cellulare” che consente di eseguire ricerche sul Web, riprodurre musica, chiamare un taxi o fare acquisti senza la necessità di utilizzare il telefono. Dispone di un touch screen da 2,88 pollici, pulsanti di comando, una fotocamera girevole a 360 gradi, un altoparlante e un microfono.

Invece di essere dotato di “intelligenza artificiale sul dispositivo” con il suo chip, si dice che abbia un “grande modello d’azione (LAM)” che guida il dispositivo richiamando un “grande modello linguistico (LLM)” su Internet.

“r1 non è solo un’app Android”, ha dichiarato il fondatore e CEO di Rabbit, Jesse Liu, sottolineando che Rabbit ha un sistema operativo e un LAM che funzionano tramite Android Open Source Project (AOSP) personalizzato e modifiche del firmware, quindi è diverso da un semplice APK piratato su dispositivi locali.

Ha inoltre messo in guardia contro l’uso di app piratate, avvertendo che potrebbero rubare dati.

Nonostante gli sforzi di promozione, r1 ha comunque ricevuto critiche durante un evento a New York, dove hanno distribuito dispositivi gratuiti ai giornalisti.

Di Fantasy