La società belga Rili (pronunciato come “davvero” in inglese), una piattaforma di social media basata sull’intelligenza artificiale che consente di creare gemelli digitali, ha annunciato oggi il lancio graduale della sua piattaforma in sei paesi: India, Stati Uniti, Indonesia, Filippine, Brasile e Messico.
I cofondatori di Rili, Jorge Cuervo e Antonio Camacho, hanno spiegato in un’intervista esclusiva con AIM che si aspettano di ricevere un feedback prezioso in questa fase alfa, avendo già testato la piattaforma con circa 4.000 utenti. Hanno evidenziato la necessità di ulteriori feedback per perfezionare la soluzione e renderla adatta a ogni mercato specifico.
Cuervo ha parlato del lancio graduale in sei paesi e della scelta critica dell’India, sottolineando che nel paese non esiste un mercato unico, ma diversi mercati. Ha osservato che in India c’è un grande interesse per le soluzioni di intelligenza artificiale, soprattutto tra le persone al di là della Gen-Z, dai 16 ai 25 anni, e che questa tendenza si riscontra anche in altri mercati come le Filippine.
La piattaforma di Rili utilizza una serie di tecnologie, inclusi i modelli di linguaggio naturale (LLM), la clonazione vocale e la sincronizzazione labiale. Cuervo ha dichiarato che non hanno sviluppato il proprio LLM, ma hanno utilizzato le migliori implementazioni disponibili sul mercato, basate su modelli open source.
Rili si propone di affrontare diversi problemi, dal fornire un assistente digitale alle persone sole alla possibilità di trasferire la personalità e il cervello di un essere umano al proprio gemello digitale. Gli obiettivi più ampi includono la creazione di un nuovo tipo di social media che favorisca legami reali e autentici tra le persone.
L’applicazione viene addestrata dagli utenti attraverso la chat, che può comprendere messaggi scritti o vocali. Rili è in grado di raccogliere informazioni digitali dagli utenti da piattaforme come X, Twitch e Youtube, aumentando così il livello di personalizzazione.
Con la capacità di fornire contenuti in oltre 100 lingue, inclusa l’hindi, Rili mira a superare le barriere linguistiche e ad attrarre un pubblico più ampio. Secondo Cuervo, l’aggiunta di nuove lingue non rappresenta una sfida significativa poiché è possibile modificare facilmente l’interfaccia utente.
I fondatori credono che la comunicazione bidirezionale sia fondamentale e mirano a cambiare il modo in cui le persone interagiscono tra loro attraverso la tecnologia. Camacho ha sottolineato che, nonostante i progressi tecnologici, le competenze umane rimangono essenziali.
Camacho e Cuervo hanno precedentemente fondato un’altra società di intelligenza artificiale, Hocelot, con sede a Bruxelles, specializzata in dati e analisi in tempo reale per le esigenze aziendali.
Il nome “Rili” è stato scelto perché suona come “davvero io” in spagnolo, giocando sul concetto di autenticità e identità. Gli fondatori hanno apprezzato la semplicità e la versatilità del nome.
L’app Rili è disponibile su piattaforme iOS e Android, con la versione alpha già attiva per permettere agli utenti di accedere alla lista d’attesa.