Sakana AI, una startup giapponese specializzata in intelligenza artificiale, ha recentemente attirato ingenti finanziamenti da parte di grandi banche e aziende giapponesi. Secondo quanto riportato il 4 settembre, l’azienda ha raccolto 100 milioni di dollari tramite investimenti di Nvidia e altri, e questo importo è previsto crescere a 214 milioni di dollari entro due settimane.
Questo investimento ha visto la partecipazione di venture capital americani come New Enterprise Associates (NEA), Khosla Ventures e Lux Capital. NVIDIA ha anche avviato una cooperazione globale con l’azienda, fornendo investimenti e supporto per le GPU.
Tra le banche e le aziende giapponesi che hanno partecipato agli investimenti ci sono Mitsubishi UFJ Financial Group, Mizuho Financial Group, Sumitomo Mitsui Bank, Nomura Holdings, NEC, Itochu, KDDI e Fujitsu. Grazie a questi finanziamenti, il valore di Sakana è balzato a 1,5 miliardi di dollari, rendendola un unicorno solo un anno dopo la sua fondazione.
La forza di Sakana risiede nel suo team altamente qualificato. Il co-fondatore Illion Jones è un ex ricercatore di Google e uno degli autori del celebre articolo “L’attenzione è tutto ciò di cui hai bisogno”, che ha introdotto l’algoritmo “Transformer”, base delle recenti innovazioni nell’AI. Altri co-fondatori, come David Ha e Robert Ranke, provengono anch’essi da Google, mentre Ren Ito, ex capo della filiale europea di Mercari, è tra i cofondatori giapponesi.
Sakana si distingue per la sua tecnologia che combina modelli di AI di piccole dimensioni, ottenendo elevate prestazioni e riducendo costi e consumo energetico rispetto a grandi aziende come OpenAI e Google, che sviluppano AI su larga scala con enormi quantità di dati.
Recentemente, l’azienda ha anche attirato l’attenzione per aver sviluppato un agente AI capace di condurre autonomamente ricerche scientifiche.
Il sostegno del governo giapponese ha ulteriormente alimentato la rapida crescita di Sakana AI. Il Giappone sta cercando attivamente di attrarre talenti esteri per migliorare la competitività del proprio settore dell’intelligenza artificiale e, dall’anno scorso, ha potenziato l’introduzione di tecnologie AI, con molte grandi aziende coinvolte nello sviluppo di nuove soluzioni.