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L’idea che l’intelligenza artificiale possa farsi interprete, eliminando in tempo reale le barriere linguistiche, apparteneva fino a poco tempo fa alla fantascienza. Eppure, oggi, Samsung SDS dimostra che questo scenario è già concreto. L’azienda ha annunciato che fornirà un servizio di interpretazione simultanea basato sull’intelligenza artificiale durante la Pacific Insurance Conference (PIC), il più grande evento assicurativo dell’area Asia-Pacifico, che si terrà a Seul dal 23 al 25 settembre.

L’evento, che riunirà circa 300 dirigenti senior di 80 aziende del settore, ha come tema “Leadership per il cambiamento: un nuovo balzo in avanti per il settore assicurativo”. In un contesto simile, caratterizzato da scambi internazionali e dalla necessità di dialogo immediato, Samsung SDS metterà in campo la sua soluzione “Brity Copilot”, una piattaforma di collaborazione potenziata dall’intelligenza artificiale generativa.

Il servizio permetterà ai partecipanti di scegliere, tramite un ricevitore wireless, il canale linguistico preferito e di ascoltare un’interpretazione simultanea in tempo reale nelle quattro lingue principali della conferenza: coreano, inglese, giapponese e cinese. È la prima volta che la funzione di “Interpreting Agent”, lanciata ad aprile, viene utilizzata in un evento internazionale su larga scala.

Ma dietro questa applicazione pratica c’è una strategia tecnologica precisa. Brity Copilot non si limita a tradurre parole: è un agente personale capace di comprendere il contesto e adattarsi alle esigenze degli utenti. Attualmente supporta sette lingue (tra cui coreano, inglese, cinese, giapponese, vietnamita e spagnolo), ma entro novembre arriverà a 17, includendo anche francese e hindi, e coprirà fino a 21 lingue di traduzione testuale, come l’indonesiano e il thailandese. La differenza rispetto a soluzioni simili, come Microsoft Copilot, è sostanziale: mentre quest’ultimo richiede la selezione preventiva di una lingua, Brity Copilot è in grado di riconoscerne automaticamente fino a 60, con una precisione superiore al 90%, e di fornire direttamente interpretazione vocale.

In questo modo, la traduzione non è più un semplice strumento di comunicazione, ma diventa un’esperienza immersiva: una conversazione fluida in cui ciascun partecipante può parlare la propria lingua e ascoltare quella degli altri senza interruzioni né tempi morti. È un passo verso una concezione dell’AI come “assistente personale” invisibile, sempre presente e capace di semplificare interazioni complesse.

Samsung SDS non intende fermarsi qui. Alla funzione di interprete seguiranno altri agenti: a settembre verranno introdotti il Briefing Agent e l’Answering Agent, mentre a dicembre sarà la volta del Curating Agent e del Voice Agent. L’idea è quella di costruire un ecosistema di agenti personali specializzati, ognuno dei quali si occupa di un compito preciso, dalla gestione delle informazioni alla sintesi dei contenuti, fino alla comunicazione vocale.

Per Song Hae-gu, vicepresidente e responsabile della divisione Solutions Business di Samsung SDS, la dimostrazione di Seoul rappresenta un banco di prova decisivo: “Il servizio di interpretazione simultanea ha mostrato una qualità tale da poter essere impiegato in eventi internazionali, e in futuro potrà supportare in modo concreto le attività globali delle aziende”. L’obiettivo dichiarato è guidare il mercato dell’AI applicata ai servizi aziendali, offrendo strumenti che vadano oltre la semplice automazione per diventare veri partner nel lavoro quotidiano.

L’interpretazione simultanea AI di Samsung SDS è quindi molto più di un servizio temporaneo per una conferenza. È un segnale di come le aziende tecnologiche stiano cercando di trasformare l’intelligenza artificiale in un compagno discreto, integrato nei flussi di lavoro e nelle relazioni professionali. Se fino a ieri la traduzione automatica era uno strumento imperfetto, utile solo per orientarsi, oggi si avvicina a un livello di precisione e fluidità tale da poter reggere il confronto con eventi di prestigio internazionale.

In prospettiva, immaginare riunioni d’affari, conferenze globali o persino lezioni universitarie senza interpreti umani ma con agenti AI personali potrebbe non essere più un esercizio di fantasia. Samsung SDS sembra credere che il futuro dell’intelligenza artificiale non passi solo dalla potenza dei modelli, ma dalla capacità di entrare nei contesti reali, rispettando il ritmo, le sfumature e le necessità delle persone. E questa volta, l’esperimento non è confinato ai laboratori, ma prende vita davanti a centinaia di leader del settore assicurativo internazionale.

Di Fantasy