In un mondo dove la tecnologia domestica diventa sempre più “intelligente”, un’azienda già nota per il suo impegno nella sicurezza si spinge oltre: Ring ha presentato delle novità che marcano una tappa significativa. Non si tratta solo di aggiornamenti incrementali, ma di un’evoluzione vera e propria — videocamere e videocitofoni 4K con intelligenza artificiale integrata. È come se la guardia di casa diventasse più attenta e più “umana”, in grado non solo di vedere, ma di capire.
Quando ho letto dell’evento Amazon in cui Ring ha svelato questa nuova gamma, ho pensato: non stiamo parlando soltanto di immagini più nitide, ma di una trasformazione del modo in cui sorvegliamo gli spazi domestici. Il concetto chiave è Retinal Vision, una tecnologia sviluppata per migliorare la chiarezza delle immagini e – cosa ancor più interessante – per potenziare le funzioni di sicurezza tramite l’uso dell’intelligenza artificiale. Con questa scelta, Ring vuole avvicinarsi a una visione “naturale”, quasi simile a quella dell’occhio umano, capace di distinguere forme, movimenti, contesti.
La linea più avanzata, chiamata Retinal 4K Vision, spazia tra videocitofoni e videocamere che sfruttano risoluzione elevata, zoom fino a 10× e una particolare modalità “Low-Light Sight” pensata per dare risultati anche senza una sorgente luminosa diretta. Tra i modelli c’è il Wired Doorbell Pro, il Floodlight Cam Pro, che integra due faretti da 2000 lumen per illuminare giardini o vialetti, e l’Outdoor Cam Pro, tutti dispositivi creati per ambienti esterni. Il fatto che il Floodlight Cam Pro arrivi a un prezzo indicativo di circa 279,99 euro fa capire come Ring stia puntando a portare tecnologie avanzate nelle case di molti, non solo in contesti “premium”.
Ma non è solo questione di potenza di elaborazione o risoluzione: l’innovazione sta anche nei materiali “intelligenti” che agiscono dietro le quinte. Nei modelli 4K, troviamo rilevamento tridimensionale del movimento e “visione notturna adattiva”. In pratica, il sistema tenta di comprendere la scena — se c’è un passante, un’auto, un’ombra — e reagisce di conseguenza, cercando di evitare falsi allarmi e concentrarsi su ciò che davvero merita attenzione.
Accanto alla gamma top, Ring propone anche una linea “Retinal 2K Vision”, meno estrema ma anch’essa dotata di intelligenza artificiale: l’Indoor Cam Plus e il Wired Doorbell Plus mettono a disposizione immagini più definite rispetto alle versioni precedenti, implementano la modalità “Adaptive Night Vision” e consentono uno zoom fino a 4×. Sono dispositivi più accessibili, pensati per chi vuole fare un passo verso la videosorveglianza evoluta senza investire troppo, con prezzi intorno ai 59,99 euro per la camera interna e 179,99 euro per il citofono dotato di filo.
Guardando al quadro complessivo, emerge una visione chiara: Ring non vuole più essere soltanto un marchio di videocitofoni connessi, ma la tessera di un puzzle maggiore. Vuole trasformare le case in luoghi “sensibili”, capaci di reagire e anticipare. Con la capacità di analizzare le immagini in modo intelligente, ridurre i falsi allarmi e intervenire con prontezza, questi dispositivi diventano qualcosa di simile a “occhi vigilanti”, ma con una coscienza tecnologica.