Quando Alessandro Cattelan ha annunciato alla fine del suo programma Stasera c’è Cattelan su Raidueche “tutto quello che avete visto finora è stato scritto da una intelligenza artificiale (chatGPT) “, molte persone sono rimaste colpite.”
La nascita a Torino di un’associazione per affrontare il problema dell’intelligenza artificiale nell’editoria è stata motivata dalla paura del settore riguardo alle opportunità e ai rischi che essa presenta. L’associazione mira a cogliere le opportunità e a evitare i rischi connessi all’uso dell’IA nell’editoria.


Gli script del presentatore, le domande delle interviste, i testi delle canzoni: tutto scritto da ChatGPT, uno strumento gratuito disponibile online dalla società americana OpenAI da novembre dell’anno scorso. Questo strumento è destinato a essere seguito da molti altri e promette di rivoluzionare l’editoria. Tuttavia, l’editoria sta organizzando per affrontare queste sfide.

La preoccupazione principale è evitare che le macchine sostituiscano le persone. Secondo Christoph Bläsi, della Johannes Gutenberg University di Mainz in Germania, per evitare questo è importante concentrarsi sulle cose che le persone sanno fare e le macchine no e puntare su quelle. Questo è più facile a dirsi che a farsi, ma ci sono delle chiavi per orientarsi.
L’intelligenza artificiale, come spiega Marina Geymonat, esperta del settore da molti anni, è principalmente una tecnologia statistica. Essa individua le caratteristiche medie di qualcosa, le ricombina e le propone. Pertanto, per sua natura, non può essere originale. Ed è questo, sostiene, che salverà l’editoria. I capolavori non si trovano mai nella media

 

Il video della puntate è qui https://www.raiplay.it/video/2023/01/Stasera-ce-Cattelan-su-Raidue—Puntata-del-19012023-7c7b2566-56bb-459d-90bd-fde0ffdb68e4.html

Di ihal