La startup Voiceflow, con sede in California, sta lavorando per diventare la versione “Figma” dell’IA conversazionale. Oggi, l’azienda ha annunciato di aver chiuso un nuovo round di finanziamento da $15 milioni, guidato da OpenView Venture Capital. Questa iniezione di capitale verrà impiegata per ampliare le funzionalità del loro prodotto e permettere a un numero maggiore di team di sviluppare agenti di intelligenza artificiale conversazionale adatti a diverse situazioni.

Questa notizia arriva in un momento in cui aziende di tutti i settori sono alla ricerca di soluzioni rapide per implementare assistenti AI conversazionali e accelerare i propri progetti. Voiceflow risponde a questa esigenza, consentendo la creazione di agenti di intelligenza artificiale a una velocità doppia rispetto alle piattaforme tradizionali.

Attualmente, la società collabora con circa 130.000 utenti provenienti da 450 aziende, tra cui numerose aziende Fortune 500. Questo round di finanziamento ha fatto salire il totale raccolto a $35 milioni e ha valutato l’azienda a $105 milioni, registrando un aumento del 50% nella valutazione.

L’integrazione di agenti di intelligenza artificiale conversazionale rappresenta una sfida attuale, poiché richiede un impegno significativo. I team devono lavorare con fogli di calcolo o documenti Word per progettare l’agente in base alle esigenze aziendali, quindi utilizzare piattaforme orientate agli sviluppatori come Dialogflow di Google o IBM Watson per la creazione, il testing e il rilascio dell’agente.

Qui entra in gioco Voiceflow. L’azienda offre una piattaforma collaborativa simile a Figma, che offre un ambiente “low-code” all-in-one ai team per progettare, costruire, testare e distribuire agenti conversazionali di qualsiasi complessità o scala. Fino a 100 utenti possono collaborare in tempo reale su Voiceflow per progettare flussi di conversazione complessi, creare rapidamente prototipi condivisibili e testare l’esperienza dell’utente, prima di lanciare l’agente in produzione. L’offerta consente anche l’integrazione con qualsiasi stack tecnologico di comprensione del linguaggio naturale (NLU) esistente, evitando costose sostituzioni di fornitori.

Secondo l’azienda, il processo con Voiceflow può accelerare la fornitura di agenti AI per vari canali e casi d’uso, risultando due volte più veloce rispetto alle altre soluzioni di mercato. Inoltre, può ridurre i tempi di revisione e test dell’agente rispettivamente del 75% e del 50%.

Braden Ream, fondatore e CEO di Voiceflow, ha dichiarato: “I nostri clienti utilizzano principalmente Voiceflow per automatizzare l’assistenza clienti, ma vediamo un potenziale in molti altri settori, come drive-thrus automatizzati, assistenti in-app e agenti automobilistici.”

La differenza di Voiceflow risiede nella sua attenzione alla collaborazione, in un’interfaccia di progettazione professionale e potente, e in un approccio tecnologicamente indipendente.

Dal suo lancio nel 2018, Voiceflow ha coinvolto 130.000 utenti provenienti da 450 aziende globali, tra cui nomi noti come Amazon, JP Morgan, The Home Depot, Vodafone, State Farm e BMW. Nel corso dell’ultimo anno, il fatturato dell’azienda è quasi triplicato, raggiungendo oggi un margine superiore all’80%.

Con questa nuova iniezione di fondi, l’azienda punta a sfruttare il proprio slancio e a introdurre nuove innovazioni per migliorare ulteriormente il processo di progettazione e implementazione di agenti di intelligenza artificiale.

Sebbene i dettagli siano limitati, Ream ha accennato all’aggiunta di un AI Builder basato su Large Language Model (LLM), che permetterà ai team di creare e distribuire agenti per l’assistenza clienti e altri scopi.

Secondo Future Market Insights, l’industria globale dell’IA conversazionale è prevista in crescita da $9,6 miliardi nel 2023 a $47,6 miliardi nel 2033, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) superiore al 17%.

Di Fantasy