Microsoft sta introducendo il suo chatbot Copilot AI, sviluppato in parte grazie alla partnership con OpenAI, senza far caso alle implicazioni legali. Oggi, i vertici della multinazionale di Redmond, tra le aziende più valorizzate al mondo, hanno annunciato che Copilot GPT Builder, strumento di Microsoft che consente agli utenti di creare e condividere versioni personalizzate del chatbot, è ora disponibile per tutti i clienti del livello Copilot Pro a pagamento (30 dollari per utente al mese).
Gli abbonati Copilot Pro desktop possono accedere a Copilot GPT Builder tramite il menu a destra dell’app Web Copilot, cliccando su “Visualizza tutti i GPT Copilot”. Da qui, gli utenti possono creare nuovi Copilot personalizzati o modificarne esistenti attraverso un’interfaccia intuitiva divisa tra la creazione e la configurazione.
Copilot GPT Builder di Microsoft funziona in modo simile al precedente GPT Builder di OpenAI: gli utenti possono inserire istruzioni in linguaggio naturale per definire il comportamento del chatbot e il sistema si occupa della programmazione sul backend. Questo strumento offre la possibilità di creare applicazioni specifiche per le esigenze lavorative senza richiedere competenze tecniche o di programmazione.
Una volta creato il Copilot personalizzato, gli utenti possono configurarlo con una descrizione, istruzioni e persino consentire la generazione aumentata di recupero (RAG) per accedere a informazioni esterne non presenti nel set di formazione originale.
Brad Abrams di Microsoft ha condiviso su LinkedIn due Copilot personalizzati che ha creato: uno per la ricerca di sinonimi e l’altro come assistente per la definizione di obiettivi e risultati chiave (OKR) per i team di ingegneria del software.
Nonostante le somiglianze con il GPT Builder di OpenAI, Microsoft ha sviluppato Copilot GPT Builder indipendentemente. Tuttavia, l’ispirazione è evidente e entrambe le aziende sembrano aver intrapreso questa strada separatamente, suggerendo che Microsoft stia cercando di ridurre la sua dipendenza da OpenAI.
Recentemente, Microsoft ha anche collaborato con la startup francese Mistral per portare il suo modello Mistral Large sui servizi cloud di Azure, dimostrando un impegno crescente verso l’indipendenza nel settore dell’intelligenza artificiale.