Un’ex dirigente di Amazon ha presentato una causa contro l’azienda, affermando che le era stato chiesto di infrangere le leggi sul copyright per competere nel settore dell’intelligenza artificiale (AI) e che ciò era una forma di ritorsione per essere stata licenziata durante il periodo di maternità.
Secondo quanto riportato da Business Insider il 28 (ora locale), Vivian Goderi, ex dirigente di Amazon, ha intentato una causa presso la Corte Superiore di Los Angeles, affermando di essere stata discriminata per il suo congedo di maternità, retrocessa a un ruolo di ricercatrice generale e infine licenziata.
Nel suo reclamo legale, Goderi ha dichiarato che il suo superiore, Andrei Styskin, l’aveva pressata affinché ignorasse le politiche sul copyright di Amazon e le istruzioni legali del suo team per migliorare i risultati di ricerca di Alexa.
Goderi era incaricata di individuare violazioni legali nello sviluppo del Large Language Model (LLM) di Amazon e di segnalarle al team legale interno. Amazon aveva in programma di lanciare LLM con prestazioni avanzate entro pochi mesi.
Il caso di Goderi riflette le preoccupazioni riguardo al modo in cui le grandi aziende tech raccolgono dati per l’addestramento dell’IA, spesso ignorando le politiche aziendali o le leggi sul copyright.
Secondo il New York Times (NYT), OpenAI, nel processo di sviluppo del “GPT-4”, ha utilizzato un programma di riconoscimento vocale chiamato “Whisper”, che registra audio dai video di YouTube, per l’apprendimento. Anche Google ha utilizzato contenuti di YouTube per l’addestramento dell’IA, così come Meta ha utilizzato materiale protetto da copyright, come libri e saggi, senza autorizzazione.
Gli avvocati di Goderi sostengono che la fretta delle aziende tech di competere nell’IA ha portato a comportamenti illeciti e discriminanti nei confronti dei dipendenti, come lei.
Amazon ha dichiarato di non tollerare discriminazioni o ritorsioni sul lavoro e ha promesso di indagare sulle accuse.