Nel contesto attuale, l’Unione Europea (UE) si trova ad affrontare una sfida cruciale: bilanciare la necessità di regolamentare le nuove tecnologie con l’urgenza di stimolare l’innovazione per competere a livello globale. In questo scenario, Tim Höttges, CEO di Deutsche Telekom, ha recentemente sottolineato la necessità per l’UE di istituire un organismo simile al “Department of Government Efficiency” (DOGE) degli Stati Uniti, al fine di snellire le normative e favorire lo sviluppo tecnologico.​

Durante il Mobile World Congress (MWC) 2025 a Barcellona, Höttges ha espresso preoccupazione riguardo al ritardo dell’Europa in settori chiave come l’intelligenza artificiale (AI) e le reti 5G rispetto a Stati Uniti e Cina. Ha evidenziato che Deutsche Telekom deve interfacciarsi con ben 270 enti regolatori, suggerendo che l’eccessiva burocrazia possa ostacolare l’innovazione. Questa situazione, secondo Höttges, rende urgente la creazione di un’entità come il DOGE per ridurre le barriere normative e promuovere l’efficienza.​

Il DOGE, istituito durante l’amministrazione Trump, ha l’obiettivo di ridurre i costi amministrativi federali e migliorare l’efficienza governativa. Guidato da Elon Musk, sebbene non sia un’agenzia governativa ufficiale, il DOGE ha intrapreso iniziative per tagliare i budget delle agenzie federali e ridurre il personale in settori come la difesa, l’istruzione e l’energia. Höttges propone un approccio analogo per l’UE, al fine di eliminare le regolamentazioni eccessive che potrebbero frenare l’innovazione tecnologica.​

Le preoccupazioni espresse da Höttges sono condivise da altri leader del settore. Florian Groene, responsabile globale delle telecomunicazioni presso PwC, ha osservato che le regolamentazioni dell’UE possono causare frammentazioni interne, ostacolando un mercato unificato per le innovazioni tecnologiche.​

Inoltre, Emmanuel Macron, Presidente della Francia, ha avvertito che l’Europa rischia di diventare semplicemente una consumatrice di AI, perdendo il controllo sul futuro sviluppo tecnologico. Ha esortato a eliminare le regolamentazioni non necessarie e a semplificare l’ambiente normativo per favorire l’innovazione.​

Un caso emblematico è quello della startup olandese “Bird”, che ha annunciato l’intenzione di trasferire la maggior parte delle sue operazioni fuori dall’Europa in risposta alle stringenti normative sull’AI. Il CEO Robert Vis ha avvertito che le regolamentazioni europee potrebbero soffocare l’innovazione in un’economia globale sempre più orientata all’AI.​

Parallelamente alle discussioni sulle regolamentazioni, Deutsche Telekom ha annunciato collaborazioni con aziende come Perplexity AI e Picsart per sviluppare uno “smartphone AI” a basso costo. Questo dispositivo, previsto per la fine dell’anno, integrerà l’assistente virtuale “Magenta AI”, offrendo agli utenti l’accesso a una gamma di strumenti AI sviluppati da partner come Google ed Eleven Labs.

Di Fantasy