La potatura dell’olivo, pratica secolare fondamentale per garantire la salute e la produttività delle piante, sta vivendo una rivoluzione grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come la realtà aumentata (AR) e l’intelligenza artificiale (IA). Un progetto internazionale, denominato Agrimate, finanziato con quasi 5 milioni di euro, mira a sviluppare strumenti digitali innovativi per supportare i piccoli agricoltori nella gestione efficiente degli oliveti. ​

Il progetto prevede lo sviluppo di due principali soluzioni tecnologiche:​

  • Occhiali AR per la potatura assistita: dispositivi indossabili che, attraverso la realtà aumentata, forniscono istruzioni in tempo reale agli agricoltori durante le operazioni di potatura. Questi occhiali sovrappongono segnali visivi sugli alberi, indicando esattamente dove e come effettuare i tagli, facilitando l’apprendimento e l’esecuzione delle tecniche corrette.​
  • Robotica e esoscheletri assistiti: l’integrazione di robot autonomi ed esoscheletri mira a facilitare il lavoro fisico degli agricoltori, riducendo lo sforzo necessario per attività come la potatura e la raccolta. Queste soluzioni robotiche sono progettate per operare in sinergia con gli operatori umani, aumentando l’efficienza e la precisione delle operazioni.​

Al centro di queste innovazioni vi è un modulo di IA capace di apprendere dalle conoscenze degli esperti di potatura. Analizzando le tecniche utilizzate dai professionisti, l’IA può suggerire le migliori pratiche da adottare, adattandole alle specifiche esigenze di ogni pianta e alle condizioni ambientali. Questo approccio personalizzato consente di ottimizzare la salute dell’olivo e la qualità della produzione, riducendo al contempo gli errori umani.​

Agrimate coinvolge un consorzio di partner provenienti da quattro paesi europei: Spagna, Italia, Germania e Finlandia. La collaborazione tra università, enti di ricerca, società specializzate e organizzazioni agricole mira a:​

  • Migliorare la produttività e l’efficienza: attraverso l’adozione di tecnologie avanzate, si punta a incrementare la resa degli oliveti e a ottimizzare l’uso delle risorse.​
  • Promuovere l’inclusione sociale: facilitando l’accesso alle nuove tecnologie anche ai piccoli agricoltori e alle comunità rurali, si favorisce una maggiore partecipazione e competitività nel settore.​
  • Migliorare le condizioni di lavoro: riducendo il carico fisico e i rischi associati alle operazioni manuali, le soluzioni proposte contribuiscono a rendere il lavoro agricolo più sicuro e sostenibile.​

Tra i partner del progetto, la Fondazione Bruno Kessler (FBK) gioca un ruolo chiave nella progettazione e realizzazione di sistemi di visione avanzata. Attraverso l’analisi di immagini e dati tridimensionali, FBK sviluppa modelli digitali degli oliveti che permettono di monitorare lo stato di salute delle piante, automatizzare le operazioni di potatura e valutare l’efficacia degli interventi. Inoltre, la fondazione si occupa della valutazione dell’impatto sociale ed economico delle nuove tecnologie introdotte, assicurando che siano sostenibili e vantaggiose per le comunità agricole.​

Il settore olivicolo affronta sfide significative, tra cui la carenza di manodopera qualificata e la difficoltà di meccanizzare alcune operazioni tradizionali. L’introduzione di tecnologie come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale rappresenta una risposta innovativa a queste problematiche, offrendo strumenti che preservano le competenze tradizionali e le integrano con le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

Di Fantasy