Anthropic ha appena compiuto un passo significativo nel mondo dell’intelligenza artificiale, trasformando il suo assistente Claude in una piattaforma di sviluppo di applicazioni completamente no-code. Questa evoluzione consente a chiunque, anche senza competenze di programmazione, di creare e condividere applicazioni interattive alimentate dall’IA semplicemente interagendo con Claude.

Fino ad oggi, l’interazione con Claude si limitava a risposte testuali a domande o richieste. Con l’introduzione della funzionalità “artifacts”, gli utenti possono ora sviluppare applicazioni complete, come giochi, strumenti educativi o analizzatori di dati, utilizzando semplicemente il linguaggio naturale. Ad esempio, invece di chiedere a Claude di generare un elenco di flashcard, un utente può richiedere la creazione di un’applicazione che generi automaticamente flashcard su qualsiasi argomento desiderato.

Questa capacità elimina la necessità di copiare e incollare risultati da una conversazione in un’applicazione separata, creando un ambiente integrato dove il contenuto generato dall’IA è immediatamente funzionale e condivisibile.

Con oltre 500 milioni di “artifacts” già creati dagli utenti, questa nuova funzionalità rappresenta una democratizzazione dello sviluppo software. Persone senza esperienza in programmazione possono ora realizzare le proprie idee in applicazioni funzionanti. Ad esempio, alcuni utenti hanno creato giochi con personaggi non giocanti che ricordano le scelte del giocatore, tutor intelligenti che adattano le spiegazioni in base alla comprensione dell’utente e strumenti di analisi dei dati che rispondono a domande in linguaggio naturale su fogli di calcolo caricati.

Questa evoluzione spinge Claude oltre il ruolo di semplice assistente conversazionale, trasformandolo in una piattaforma completa per lo sviluppo di applicazioni alimentate dall’IA.

Un aspetto distintivo di questa iniziativa è la gestione dei costi. Quando un’applicazione creata con Claude viene utilizzata, i costi associati all’uso dell’IA sono addebitati all’utente finale, non al creatore dell’applicazione. Ciò significa che chi sviluppa l’applicazione non deve preoccuparsi dei costi legati all’uso dell’IA da parte degli utenti, rendendo l’innovazione più accessibile a tutti.

Questa strategia non solo abbassa le barriere finanziarie per gli sviluppatori, ma stimola anche la creazione di una vasta gamma di applicazioni, arricchendo l’ecosistema di Claude.

Con questa mossa, Anthropic si posiziona in diretta competizione con altre piattaforme di sviluppo no-code, come OpenAI con la sua funzionalità Canvas. Tuttavia, mentre Canvas si concentra principalmente su agenti conversazionali, Claude pone un’enfasi maggiore sulla creazione di applicazioni funzionali con interfacce utente, offrendo un’esperienza più completa per gli utenti.

Guardando al futuro, questa evoluzione di Claude potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nello sviluppo software, dove la capacità di creare applicazioni non è più limitata a chi possiede competenze tecniche avanzate, ma è alla portata di chiunque abbia un’idea e la voglia di realizzarla.

Di Fantasy