In un momento in cui la sicurezza, l’efficienza e la qualità del software sono diventate questioni centrali, emerge Codemate, un nuovo strumento annunciato da Ian sotto la guida del CEO Seungho Lee. Non è il solito assistente per programmatori, ma un chatbot di codifica basato su intelligenza artificiale progettato per operare on-premise, ossia nelle infrastrutture interne di un’azienda, senza necessità di dipendere da servizi esterni in cloud. È una novità interessante soprattutto per contesti dove la protezione del codice, la proprietà intellettuale o le normative di sicurezza impongono un controllo stretto sull’intero stack tecnologico.

Codemate è costruito su un modello leggero che sfrutta LLM (modelli di linguaggio di grandi dimensioni) open source, ma ottimizzato in modo da offrire prestazioni migliori in contesti riservati. Secondo quanto annunciato, le sue velocità di inferenza — cioè quanto rapidamente il modello risponde o genera output — sono tra il 50% e l’80% superiori rispetto ad altri LLM di riferimento nella stessa classe, pur restando utilizzabile su infrastrutture già esistenti. Ciò significa che le aziende non devono investire pesantemente in hardware nuovo o in costosa migrazione verso il cloud per usare Codemate.

Oltre alla pura generazione di codice, Codemate incorpora funzionalità che vanno incontro alle esigenze pratiche degli sviluppatori:

  • supporta richieste in linguaggio naturale: si può chiedere “scrivi una funzione che faccia X” o “ottimizza questo modulo legacy”, e il sistema cerca di capire l’intento;
  • aiuta nel debugging, analizzando codice esistente per trovare potenziali bug o inefficienze;
  • automatizza attività ripetitive come la generazione automatica di test (JUnit), l’estrazione delle specifiche API (Swagger), analisi della complessità del codice;
  • supporta la manutenzione di codice più vecchio o legacy, cercando modi per modernizzarlo o renderlo più efficiente.

Grazie all’interfaccia intuitiva, anche chi non è esperto di IA può usarlo: basta descrivere cosa si vuole fare, e Codemate risponde con proposte di codice, quiz di possibili test, suggerimenti di refactoring.

Molti strumenti simili operano in cloud, il che comporta che codice sorgente, dati privati, specifiche aziendali passino attraverso server esterni sotto il controllo del fornitore del servizio. Questo può essere un problema per aziende che operano in settori regolamentati (es. finanziario, sanitario, difesa) dove la riservatezza, la compliance normativa, la proprietà intellettuale sono vincoli stringenti.

Codemate, essendo deployabile on-premise, permette che tutto rimanga sotto il controllo dell’azienda: il codice non deve essere trasmesso all’esterno, i dati non escono dall’infrastruttura interna, e si può integrare nei processi di sicurezza già in essere. Questo abbassa i rischi legati a fughe di dati, a violazioni della privacy, a possibili attacchi esterni.

Di Fantasy