Quando un piccolo Comune siciliano decide di puntare sull’innovazione, si accende una luce su come le tecnologie possano realmente cambiare la quotidianità di un territorio, non solo nelle grandi città ma anche nei contesti più “locali”. È quanto sta avvenendo a San Filippo del Mela, in provincia di Messina, che si prepara a diventare il primo Comune italiano a sperimentare un sistema di monitoraggio urbano basato sull’intelligenza artificiale.
Il cuore dell’iniziativa è una piattaforma chiamata HG-Aura, sviluppata da una società messinese, SmartMe, specializzata in progetti di resilience engineering. L’idea è quella di dotare il territorio comunale di una rete di sensori — sia ottici che ambientali — collocati in punti strategici, capaci di raccogliere dati in tempo reale su vari aspetti: il traffico, la qualità dell’aria, il comportamento nei luoghi sensibili, lo stato del torrente Floripotema.
Alcuni esempi già previsti: otto dispositivi dedicati all’area del torrente, per monitorare eventuali anomalie dovute a rifiuti abbandonati o allagamenti; altri sensori lungo i varchi urbani; stazioni per il controllo del traffico vicino all’ingresso autostradale; una postazione per rilevazioni atmosferiche installata nei pressi di un centro commerciale.
Ma non si tratta semplicemente di videocamere o sensori “tradizionali” che registrano dati passivamente. Alla base di HG-Aura ci sono agenti intelligenti, modelli basati su deep learning e su Large Language Models (LLM), che non solo osservano, ma apprendono nel tempo e possono anticipare problemi — fenomeni che oggi chiameremmo “anomalie” — per esempio, l’abbandono illecito di rifiuti, movimenti sospetti in zone interdette, o il degrado ambientale.
In sostanza, il sistema è progettato per fare analisi predittiva, simulare scenari e intervenire preventivamente. Gli agenti non si limitano a segnalare un evento “fuori norma”, ma cercano di capire quando, dove e perché una criticità potrebbe emergere.
Uno degli aspetti delicati di sistemi del genere è il bilanciamento tra sicurezza e privacy. Nel caso del Comune di San Filippo del Mela, i dati raccolti saranno trasmessi con tecnologie a basso consumo come LoRa e LTE, il che consente un’efficienza energetica maggiore e minori costi operativi, pur mantenendo protezione avanzata delle informazioni.
In più, i gestori del sistema potranno visualizzare eventi in tempo reale tramite una control room, con mappe interattive che indicano dove si stanno verificando potenziali criticità. L’innovazione va oltre: è prevista un’interfaccia conversazionale, attraverso la quale gli operatori possono dialogare con un “assistente” usando linguaggio naturale (cioè frasi comuni), così da ottenere informazioni in maniera rapida, senza dover necessariamente essere esperti tecnici del sistema.
Un motore di ricerca semantico integrato consentirà di fare “investigazioni mirate” senza dover scorrere manualmente lunghi flussi di video: ad esempio, si potrà chiedere “mostrami dove sono stati abbandonati rifiuti negli ultimi 30 giorni” e il sistema estrarrà le sequenze rilevanti.
Non è un caso che questa sperimentazione inizi qui. Il Comune, situato nella fascia tirrenica della città metropolitana di Messina, si trova in un contesto che presenta criticità ambientali, fluviali e territoriali non trascurabili. Il torrente Floripotema, ad esempio, è da tempo soggetto ad abbandono di rifiuti e a fenomeni di degrado: collocare sensori lungo il suo alveo può essere un passo decisivo per superare l’emergenza ambientale e per mettere in atto un’azione preventiva anziché reattiva.
È un passo coraggioso verso il paradigma delle smart city, dove la tecnologia non è fine a sé stessa, ma serve a rafforzare la sicurezza dei cittadini, la gestione del territorio, la prevenzione del rischio idrogeologico. Con HG-Aura, questo piccolo Comune sta mettendo insieme ambiente, tecnologia, prevenzione e partecipazione.