Con l’Intelligenza Artificiale che non è più una promessa futuristica ma una realtà operativa nelle aziende di ogni settore, emerge una figura professionale ibrida e cruciale: l’Ingegnere in Missione (Field Deployment Engineer – FDE). Questi specialisti non sono i tradizionali venditori né semplici sviluppatori di software, ma rappresentano la sintesi perfetta tra l’eccellenza tecnica e l’acume comunicativo, fungendo da ponte indispensabile tra i modelli AI all’avanguardia e le specifiche esigenze operative del cliente finale.
L’aumento vertiginoso dell’adozione dell’IA ha portato con sé un dilemma: molte aziende, dalla manifattura alla sanità, stanno investendo in strumenti AI, ma spesso non sanno esattamente come integrarli per generare un ritorno effettivo sull’investimento. È proprio in questo divario che i team aziendali dedicati, composti da questi ingegneri “inviati”, stanno diventando una risorsa strategica insostituibile.
I giganti dell’IA, come OpenAI, Anthropic e Cohere, stanno investendo massicciamente nel reclutamento di questi FDE, riconoscendo che la personalizzazione è la chiave per sbloccare il valore per le aziende clienti. OpenAI, ad esempio, ha formato il suo team FDE all’inizio dell’anno con l’intenzione di espanderlo a circa cinquanta persone entro il 2025. Parallelamente, Anthropic ha annunciato l’intenzione di quintuplicare quest’anno il suo team di AI applicata, che include gli FDE e gli ingegneri di prodotto, per far fronte alla domanda insaziabile di personalizzazione.
I numeri riflettono l’intensità di questa tendenza. Negli Stati Uniti, la più grande piattaforma di lavoro, Indeed, ha registrato un aumento sbalorditivo delle offerte di lavoro per ruoli AI a contatto con il cliente, con un incremento mensile superiore all’800% tra gennaio e settembre di quest’anno.
Questa tendenza è alimentata dalla consapevolezza che le necessità di una “banca Fortune 500 sono completamente diverse rispetto a una startup che sviluppa un prodotto di intelligenza artificiale”, come ha sottolineato Kat de Yong, responsabile dell’AI applicata presso Anthropic. La capacità di comprendere e rispondere a queste diversità è il compito primario degli FDE.
Sebbene stia guadagnando popolarità nel settore dell’IA, il concetto di Ingegnere in Missione non è nuovo. Palantir è stata pioniera in questo campo circa vent’anni fa, e oggi afferma che gli FDE rappresentano circa la metà della sua forza lavoro. Il concetto ha radici nell’impiego militare, dove gli esperti erano “schierati” in basi militari in zone di conflitto come Afghanistan e Iraq per supportare l’adozione della tecnologia sul campo.
Palantir ha istituzionalizzato il ruolo, suddividendo il lavoro tra due figure: “Echo”, che analizza a fondo le esigenze del cliente, e “Delta”, che utilizza la tecnologia per trasformare queste idee in realtà. Secondo Nick Pretezon, responsabile dell’AI presso Palantir, l’obiettivo ultimo di questo approccio è “scoprire nuovi prodotti dall’interno” e lanciare soluzioni che i clienti definiscano “rivoluzionarie”.
L’intuizione chiave che guida questo modello è che il valore di un software non risiede nella sua complessità intrinseca, ma diventa tale solo “quando ha senso per il cliente finale”.
Nel settore dell’IA, dove i modelli di base sono potenti ma generici, la personalizzazione è ancora più cruciale che in altri ambiti IT. Aidan Gomez, fondatore di Cohere, ha spiegato che assegnare ingegneri dedicati fin dalle prime fasi di un progetto è essenziale per costruire relazioni sostenibili e a lungo termine. La loro presenza precoce garantisce che la soluzione AI sia tarata esattamente sulle operazioni del cliente, con il personale che viene poi ridotto una volta che la fase operativa a pieno regime è stata raggiunta.
Un esempio lampante del successo di questo approccio arriva da OpenAI. Arnaud Fournier, Direttore FDE per l’Europa e il Medio Oriente, ha rivelato che la domanda per questo ruolo ha superato ogni aspettativa. L’azienda ha utilizzato l’approccio FDE per personalizzare la propria tecnologia per il produttore di macchine agricole John Deere. Il risultato? L’AI ha supportato la produzione di utensili agricoli di precisione, permettendo agli agricoltori di ridurre l’irrorazione chimica di un impressionante 60-70%.
Come riassume Fournier, l’obiettivo degli Ingegneri in Missione è “scoprire le reali esigenze dei nostri clienti in diversi settori, sperimentare con esse e innovare insieme”, un circolo virtuoso che non solo aiuta il cliente, ma spinge anche “la ricerca e l’offerta di prodotti di OpenAI” in avanti.
