Nel 2019, Adobe ha lanciato Adobe Experience Platform (AEP), uno strumento innovativo per aiutare le aziende a gestire e sfruttare l’enorme mole di dati dei clienti in tempo reale. AEP è diventato un punto di riferimento per creare campagne di marketing personalizzate, un approccio sempre più importante nel mondo della comunicazione.
Da allora, il panorama tecnologico è cambiato radicalmente, soprattutto con l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa. Questa tecnologia rivoluzionaria non solo permette di analizzare i dati in modo più intuitivo, ma consente anche di creare contenuti e automatizzare attività.
Per stare al passo con i tempi, Adobe presenta oggi AEP AI Assistant, un importante aggiornamento di AEP. Si tratta di un chatbot basato sull’intelligenza artificiale di nuova generazione, collegato ad AEP e al patrimonio di dati, risorse e contenuti dell’azienda.
AEP AI Assistant si propone come un assistente virtuale per i professionisti del marketing, in grado di rispondere a domande complesse sui dati, fornire informazioni dettagliate in pochi secondi e generare contenuti personalizzati su richiesta.
Le capacità di AEP AI Assistant sono molteplici: può rispondere a domande tecniche, identificare clienti di alto valore, suggerire il momento migliore per interagire con loro e persino creare risorse di marketing complete come e-mail e pagine web, con tanto di testo, design e immagini.
Un aspetto particolarmente interessante è che AEP AI Assistant è accessibile anche a chi non ha competenze tecniche, eliminando la necessità di conoscere linguaggi di interrogazione complessi.
Nonostante le sue potenzialità, AEP AI Assistant non risolve le preoccupazioni sollevate da alcuni creativi riguardo all’aggiornamento dei Termini di Servizio di Adobe. Questi cambiamenti chiariscono che l’azienda può accedere ai contenuti creativi degli utenti per migliorare i propri servizi e strumenti, un aspetto che ha suscitato perplessità in alcuni ambienti.