Molti sono gli esperti nel campo dell’intelligenza artificiale e il loro numero continua a crescere. Ma tra tutti, Andrew Ng si distingue come una figura emblematica nel panorama dell’IA.
Il fondatore di Google Brain e figura di spicco nell’insegnamento sull’apprendimento automatico a Stanford, Ng ha messo in evidenza la retorica attorno alle implicazioni dell’IA. Recentemente, ha sottolineato come l’idea di una possibile estinzione causata dall’IA si stia combinando con la nozione di regolamentare l’IA attraverso licenze rigorose. Questo ha portato a proposte politiche, che, secondo lui, sono fuorvianti.
La recente iniziativa di Biden riguardante l’intelligenza artificiale riflette questa tendenza. Tende a colpire le startup e impone licenze per coloro che utilizzano modelli al di fuori degli USA. Ng sostiene che queste misure potrebbero frenare l’innovazione.
Ng, oltre a essere un leader accademico, è anche il cofondatore di Coursera. Ha svolto un ruolo pionieristico nell’adozione delle GPU per il deep learning e ha continuamente offerto corsi innovativi in IA. La sua influenza è così vasta che DeepLearning.AI riferisce che insegna a più studenti a livello globale di qualsiasi altro docente.
Molti, compreso il CEO di OpenAI, Sam Altman, hanno beneficiato della sua guida. Tuttavia, le loro opinioni sulla regolamentazione dell’IA divergono. Ng sostiene che, sebbene la regolamentazione sia necessaria, ciò che sta emergendo potrebbe non essere la soluzione ideale. Sottolinea che l’IA ha avuto certamente impatti negativi, ma la sua regolamentazione deve essere equilibrata.
Non tutti gli esperti condividono le stesse opinioni. Yann LeCun, leader di Meta AI, concorda con Ng, mentre altri come Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio hanno posizioni diverse.
La discussione sull’IA e i suoi potenziali pericoli continua. Ma è indubbio che possiamo trarre grande beneficio dai corsi di Ng, imparando a costruire un’IA responsabile. Ng sostiene che dovremmo giudicare il nostro lavoro basandoci sui nostri criteri, indipendentemente dalle distrazioni esterne.