In Italia, dove la disoccupazione giovanile e la difficoltà di accesso al mondo del lavoro sono temi ricorrenti, l’introduzione di soluzioni innovative rappresenta una speranza concreta per molti. Una di queste soluzioni è AppLI, un assistente personale basato sull’intelligenza artificiale (IA) sviluppato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo progetto mira a supportare principalmente i giovani Neet, ovvero coloro che non studiano né lavorano, offrendo loro strumenti digitali per orientarsi nel mercato del lavoro.
AppLI, acronimo di “Assistente personale per il lavoro in Italia”, è una piattaforma web che utilizza l’intelligenza artificiale per interagire con gli utenti in modo fluido e personalizzato. Il sistema è stato progettato per fornire orientamento di base, suggerendo offerte di lavoro, percorsi formativi e assistendo nella stesura e ottimizzazione di curriculum vitae e lettere di presentazione. L’obiettivo è rendere l’accesso al mondo del lavoro più semplice e diretto, soprattutto per chi si trova in una condizione di incertezza professionale.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha sottolineato l’importanza di AppLI come strumento per coinvolgere attivamente i giovani nel processo di ricerca del lavoro. Durante la fase di sperimentazione, che ha coinvolto sei regioni italiane a partire dal 12 maggio, sono stati raccolti i feedback di circa 2.000 giovani. Questi contributi sono stati fondamentali per affinare le funzionalità della piattaforma e garantire che rispondesse alle reali esigenze dei destinatari. A partire dal 15 settembre, AppLI sarà disponibile su tutto il territorio nazionale, ampliando così la sua portata e l’efficacia.
AppLI non si limita a essere uno strumento tecnologico, ma si inserisce in un contesto più ampio di inclusione sociale e lavorativa. La piattaforma è integrata con il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), che permette ai cittadini di accedere a opportunità di formazione e di impiego. Questo sistema mira a creare una rete di supporto che colleghi le politiche attive del lavoro con le esigenze dei singoli individui, promuovendo così una maggiore partecipazione e inclusione nel mercato del lavoro.