Una startup nata da meno di un anno, Axiom Math, sta catalizzando l’attenzione per la sua ambizione e la straordinaria capacità di attrarre talenti. Al centro di questo fenomeno c’è la sua fondatrice, Karina Hong, una ventiquattrenne che ha abbandonato il suo dottorato di ricerca alla Stanford University per inseguire una visione audace: sviluppare un vero e proprio “matematico dotato di intelligenza artificiale”, un passo fondamentale verso la superintelligenza. Fondata lo scorso marzo, Axiom Math non solo ha rapidamente ottenuto un finanziamento seed di ben 64 milioni di dollari a settembre, ma ha anche reclutato alcune delle menti più brillanti nel settore dell’IA e della matematica, sottraendole a colossi come Meta e Google.
La missione di Axiom Math è intrinsecamente legata a una delle sfide più ardue per il raggiungimento dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI): la risoluzione dei problemi matematici complessi. A differenza dei modelli linguistici, che possono tollerare ambiguità e persino allucinazioni, la matematica esige risposte inequivocabili e rigorosamente precise. L’eliminazione degli errori e l’aumento dell’accuratezza in questo dominio sono considerati il banco di prova definitivo per dimostrare la capacità inferenziale e la coerenza logica dell’IA. Non a caso, aziende come OpenAI e Google stanno concentrando sforzi significativi sullo sviluppo di modelli matematici che possano, ad esempio, eccellere nelle competizioni internazionali.
È proprio l’ambizione di risolvere la “superintelligenza matematica” ad aver agito da magnete irresistibile per i ricercatori di alto livello, molti dei quali provengono dai team FAIR e GenAI di Meta e da Google Brain. La startup conta oggi diciassette dipendenti, la maggior parte dei quali ha lasciato i laboratori aziendali in seguito anche a riorganizzazioni interne. Il CEO Hong ha saputo sfruttare il desiderio di questi talenti di lasciare un segno indelebile: “Una delle cose che ho sentito dai migliori ricercatori e matematici che si sono uniti all’azienda è che risolvere la superintelligenza matematica sarà la loro eredità”, ha dichiarato. L’amministratrice delegata, un genio a sua volta – laureata al MIT in soli tre anni in matematica e fisica, con trascorsi a Oxford e Stanford e nominata da Forbes tra i “30 Under 30 AI Leaders” – ha creato un ambiente che valorizza l’eccellenza senza vincoli gerarchici, una cultura che si è rivelata una potente calamita per i grandi nomi.
La conferma della forza attrattiva di questa visione è arrivata con l’assunzione di Ken Ono, professore all’Università della Virginia e una delle autorità più rinomate al mondo nella teoria dei numeri, noto anche per la sua consulenza al film “Will Hunting – Genio ribelle”. La mossa ha colto di sorpresa la comunità. Fino a poco tempo fa, il professor Ono, come molti accademici, nutriva scetticismo sulla possibilità che l’IA potesse intromettersi nel regno della matematica pura. La sua prospettiva è cambiata drasticamente dopo aver partecipato, la scorsa primavera, a un simposio in cui trenta matematici mettevano alla prova le capacità dei modelli di IA. In quell’occasione, le sue osservazioni lo hanno portato a un’ammissione inattesa: “Stavo diventando sempre meno sicuro di essere superiore all’IA”, ha rivelato, aggiungendo che in campi della matematica non direttamente di sua competenza, l’IA sembrava averlo già superato. Questa presa di coscienza lo ha spinto a riflettere sul suo percorso e a decidere di partecipare attivamente alla creazione di questi modelli, intravedendo nell’uso dell’IA “un nuovo modo di approcciare la matematica”.
Lo sviluppo di un modello matematico completo ha un potenziale d’impatto che va ben oltre la semplice dimostrazione di teoremi. I fondatori di Axiom Math sono convinti che il loro matematico dotato di IA troverà applicazioni in tutti quei campi che richiedono un’inferenza dimostrabilmente accurata. Questo include settori cruciali come la verifica di hardware e software critici, la finanza quantitativa complessa e la crittografia. La capacità di un modello di IA di non solo risolvere un problema, ma di dimostrare la validità logica del suo procedimento, è una risorsa inestimabile in ambienti dove l’errore non è tollerato.
Axiom Math non è l’unica startup ad attrarre top talent con una missione ad alta intensità di AGI; un caso simile è Periodic Labs, fondata da Liam Fedus, ex vicepresidente di OpenAI, che sta lavorando alla formazione di “scienziati dell’intelligenza artificiale”. Tuttavia, il successo fulmineo di Axiom, unito al magnetismo esercitato dalla sua giovane CEO e alla sua intransigente focalizzazione sulla verità matematica, la posiziona come un player chiave che sta rapidamente riscrivendo le regole del gioco e plasmando il futuro della superintelligenza.
