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In un’epoca in cui la crisi idrica si manifesta con sempre maggiore frequenza e intensità, ogni goccia d’acqua assume un valore inestimabile. La gestione delle risorse idriche non può più fare affidamento su metodi tradizionali, ma deve abbracciare l’innovazione tecnologica per garantire un futuro di sostenibilità. In questo contesto di urgenza e necessità, la città di Castelfranco Veneto si è posizionata all’avanguardia in Italia, scommettendo sull’Intelligenza Artificiale (IA) per affrontare una delle piaghe storiche della rete idrica: la dispersione. Attraverso un ambizioso progetto di rinnovamento, il comune veneto, in collaborazione con la società ATS, ha intrapreso una vera e propria rivoluzione digitale della sua infrastruttura idrica, con l’obiettivo dichiarato di recuperare milioni di litri d’acqua che altrimenti andrebbero sprecati.

Il cuore di questa trasformazione risiede in un significativo investimento, pari a 730 mila euro, destinato all’installazione capillare di contatori smart e all’implementazione di sofisticati sistemi digitali di controllo su tutta la rete comunale. Questo progetto va ben oltre il semplice ammodernamento, segnando l’ingresso nell’era dell’acqua “intelligente”. I nuovi contatori, infatti, non si limitano a misurare il consumo in modo più preciso rispetto ai loro predecessori meccanici, ma sono dispositivi dotati di una connettività avanzata, capaci di comunicare costantemente dati in tempo reale a un sistema centrale di gestione. È proprio qui che entra in gioco l’Intelligenza Artificiale.

La mole impressionante di dati che confluisce dai water smart meter viene analizzata senza sosta dagli algoritmi di IA. Questi sistemi predittivi sono addestrati per riconoscere i modelli di consumo abituali e, cosa ancora più cruciale, per identificare immediatamente e con estrema precisione qualsiasi anomalia nel flusso idrico. Che si tratti di un calo improvviso della pressione o di un aumento inaspettato dei consumi in una determinata sezione della rete, l’IA è in grado di segnalare il problema nel momento esatto in cui si verifica. Questa capacità di rilevamento precoce è la chiave di volta per vincere la battaglia contro le perdite occulte.

Tradizionalmente, la ricerca di una perdita d’acqua in una rete complessa è un processo lungo, costoso e spesso inefficiente, che si basa su ispezioni periodiche o sulla segnalazione tardiva da parte dei cittadini. L’IA, al contrario, agisce come un sistema nervoso sempre vigile, capace di localizzare il punto esatto di dispersione con una rapidità e un’accuratezza impensabili in passato. Una volta identificato il segmento anomalo, il sistema allerta immediatamente le squadre di manutenzione, consentendo un intervento mirato e quasi istantaneo. Questo meccanismo di monitoraggio e intervento tempestivo non solo minimizza lo spreco idrico, ma riduce anche i danni potenziali alle infrastrutture e i costi operativi per il gestore, contribuendo a un’efficienza economica e ambientale senza precedenti. Il rinnovamento di Castelfranco Veneto si pone dunque come un modello virtuoso, dimostrando che l’adozione strategica della tecnologia digitale e dell’Intelligenza Artificiale è il passo fondamentale per la tutela e la gestione sostenibile di una risorsa vitale come l’acqua.

Di Fantasy