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Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha lanciato un’idea che mira a rimettere in discussione questo modello, presentando Cocoon. Questo progetto, acronimo di Confidential Compute Open Network, è stato svelato durante la conferenza Blockchain Life 2025 come una rete di calcolo decentralizzata per l’AI, che trova la sua base di operatività sulla blockchain The Open Network (TON). Non è solo un’evoluzione tecnologica, ma un vero e proprio manifesto per la libertà digitale e la privacy degli utenti.

Durov ha espresso chiaramente la sua preoccupazione per la crescente centralizzazione delle tecnologie negli ultimi due decenni, un processo che, a suo dire, ha gradualmente eroso le libertà digitali individuali. Cocoon nasce come una risposta diretta a questa tendenza. Mentre i servizi di AI tradizionali raccolgono ed elaborano i dati degli utenti su server di proprietà aziendale, rendendoli vulnerabili a data breach e al rischio di censura o manipolazione da parte dei fornitori, Cocoon adotta un approccio radicalmente diverso.

La sua architettura è progettata per eseguire i carichi di lavoro di AI in modo confidenziale. Questo significa che, anche se gli sviluppatori o gli utenti affidano i loro dati o le loro richieste alla rete per l’elaborazione, tutte le informazioni rimangono cifrate durante l’intero processo. Questa funzionalità è cruciale perché impedisce agli operatori della rete di visualizzare o estrarre il contenuto sottostante, garantendo così una privacy senza precedenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Il motto stesso del progetto, “Private AI on TON,” riassume questa missione di offrire capacità di AI senza il compromesso della riservatezza dei dati.

Il funzionamento di Cocoon si basa sull’integrazione tra la necessità di potenza di calcolo per l’AI e la disponibilità di risorse hardware distribuite. Il progetto si configura come un marketplace aperto che permette a due figure chiave di interagire e trarre vantaggio dal sistema.

Da un lato, ci sono i proprietari di GPU, ovvero coloro che dispongono di unità di elaborazione grafica con una potenza di calcolo inutilizzata. Questi utenti possono contribuire con le loro risorse alla rete decentralizzata di Cocoon. In cambio di questa offerta computazionale, vengono ricompensati con Toncoin (TON), la criptovaluta nativa dell’ecosistema TON. Questo crea un incentivo economico diretto per la decentralizzazione e la partecipazione alla rete.

Dall’altro lato, gli sviluppatori di AI e le aziende possono accedere a questa vasta e distribuita potenza di calcolo. Questo accesso non solo è più economico e competitivo rispetto ai grandi cloud provider centralizzati, ma è anche intrinsecamente incentrato sulla privacy, come garantito dalla crittografia integrata. Sfruttando l’architettura multi-chain e shardata di TON, che è nota per la sua scalabilità ed efficienza nel gestire milioni di transazioni al secondo, Cocoon mira a fornire una piattaforma che sia al contempo trasparente, resistente alla censura e tecnicamente performante per l’addestramento e l’implementazione dei modelli di AI.

Di Fantasy