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Un assistente digitale che ti parla come un nipote premuroso o una figlia affettuosa, ma ti aiuta anche con cose complicate come prenotazioni, acquisti stanchi e operazioni online noiose. Questa è la missione di Ddokbi (Smart Secretary), lanciata da Rabbit and Toad sotto la guida del giovane CEO Ham Dong‑soo.

Il nome stesso Ddokbi, scelto con affetto, significa essere “come un coniglio e come una rana”—varie sfaccettature di cura e vicinanza. Ham Dong‑soo racconta di aver creato l’app pensando: «Voglio diventare un figlio digitale che si prende cura come un nipote». Non è solo uno strumento: è una compagna pensata per chi, nella generazione tra i 50 e i 60 anni, fatica a orientarsi nello spazio complesso del digitale.

Ciò che distingue Ddokbi è il suo approccio ibrido: l’intelligenza artificiale gestisce le richieste semplici in modo rapido, ma dialoghi più complessi—come cambiare un volo o risolvere un problema di acquisto—vengono passati a operatori umani, spesso con formazione da segretarie professioniste. In media, queste richieste vengono risolte in uno o due minuti, con cura e precisione. Non conta solo la velocità: l’obiettivo è la qualità dell’esperienza, quel “sentirsi capiti e seguiti” che fa la differenza.

Accedendo all’app Ddokbi, gli utenti trovano subito un’interfaccia pensata per loro: caratteri grandi, layout semplice e menu essenziali. Il design non è un dettaglio: è parte della promessa di rendere la tecnologia amica, non ostile.

La vicinanza non rimane digitale: Rabbit and Toad coinvolge la comunità senior in eventi offline come conferenze, viaggi culturali, workshop. Un modo per rafforzare la relazione, offrire supporto e fiducia anche con il contatto diretto.

Se accade un errore—magari perché un utente sbaglia una data nella prenotazione volo—l’azienda non cerca colpevoli: si assume la responsabilità e collabora con l’utente per trovare una soluzione, con manuali dedicati e procedure chiare per evitare problemi futuri. Inoltre, un sistema di filtraggio protegge i dati personali impedendo che finiscano nel cloud o nei modelli IA, un importante passo verso la sicurezza e la privacy.

Tra il 1° gennaio e il 22 giugno 2025, Ddokbi ha analizzato oltre 16.000 richieste da utenti senior relative a esperienze culturali. Ecco i dati:

  • Ricerche e raccomandazioni: 66,1 %
  • Prenotazioni e acquisti: 23,7 %
  • Altri: 10,2 %

Per aree:

  • Cultura e spettacoli: 62,7 %
  • Tempo libero e sport: 26,8 %
  • Tour e biglietti: 10,6 %

È un quadro chiaro: i senior vogliono vivere, partecipare, essere protagonisti—e Ddokbi li accompagna in questo con attenzione e rispetto.

Ddokbi rappresenta un’elegante fusione tra tecnologia e umanità, progettata non solo per funzionare, ma per farsi sentire come una presenza sicura. In un mondo dove la digitalizzazione può sembrare minacciosa, soprattutto per chi non l’ha vissuta fin dall’inizio, questa app crea un dialogo rassicurante. Non sostituisce i figli, ma li affianca, facendo sentire gli utenti meno soli e più indipendenti.

Di Fantasy