Mentre l’intelligenza artificiale generativa sta attirando molta attenzione, c’è un aspetto di cui gli utenti della tecnologia potrebbero non essere consapevoli. Questi modelli basati su LLM, come ChatGPT, richiedono una notevole quantità di risorse energetiche. Ogni volta che si fanno circa 20 domande a questi chatbot, viene richiesta quasi mezzo litro d’acqua per generare le risposte. Gran parte di questa energia viene utilizzata per raffreddare i data center in cui sono archiviati i dati.
Inoltre, questi modelli dipendono da data center che hanno un impatto ambientale significativo. Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 l’IA generativa potrebbe ridurre le emissioni di carbonio del 4%. Tuttavia, nel 2017 è stato previsto che i data center e l’intero settore delle tecnologie dell’informazione contribuiranno al 14% delle emissioni di carbonio globali entro il 2040.
In un’intervista esclusiva con AIM al Future Ready Sustainability Summit di Microsoft, Alok Lall, responsabile della sostenibilità di Microsoft India, ha evidenziato l’importanza di creare software ecologici sin dalle prime fasi dello sviluppo. Lall ha sottolineato che, mentre migliorare l’efficienza dei data center è un passo positivo verso la sostenibilità, è fondamentale considerare il codice stesso come l’elemento chiave.
Per affrontare questa sfida, Microsoft ha collaborato con Accenture, GitHub e Thoughtworks per creare la Green Software Foundation nel 2021. L’obiettivo della fondazione è sviluppare un ecosistema di pratiche migliori nel campo dello sviluppo del software. Attualmente, la Green Software Foundation sta lavorando su un punteggio di intensità di carbonio per il software e un kit di sviluppo software “Carbon Aware” che i programmatori possono utilizzare fin dall’inizio.
Microsoft ha anche stretto una partnership con Cast Software, una società tecnologica con sede a New York, per sviluppare prodotti software più ecologici e migliorare l’intelligenza del software stesso. Uno di questi prodotti è stato presentato durante una conferenza ed è in grado di analizzare il codice scritto prima della distribuzione, classificandolo in base alla sua sostenibilità, dal punto di vista delle emissioni di carbonio. Lo strumento è ancora in fase di sviluppo, ma fornisce suggerimenti su come rendere il codice più ecologico, riducendo al contempo il carico computazionale.
Lall ha sottolineato che la sostenibilità non può essere un’aggiunta successiva, ma deve essere integrata come principio di progettazione fin dalle prime fasi. Ad esempio, le piattaforme di sviluppo a basso codice, come Copilot, sono state concepite con questi principi in mente e, grazie all’utilizzo del cloud, generano codice già ottimizzato dal punto di vista ambientale.
Tuttavia, resta il fatto che anche la generazione di codice attraverso i server richiede energia e produce emissioni di carbonio, oltre a richiedere una grande quantità di acqua.
Per affrontare questa sfida, Microsoft sta lavorando per rendere i suoi data center più ecologici. L’azienda si sta impegnando a eliminare l’utilizzo dell’acqua per il raffreddamento dei data center, passando da sistemi di raffreddamento ad aria a sistemi adiabatici che utilizzano l’acqua evaporata per la condensazione. Microsoft ha dichiarato di voler diventare carbon negative entro il 2030, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e generando un impatto positivo sull’approvvigionamento idrico. Tuttavia, questa previsione potrebbe non tenere in considerazione l’impatto dell’attuale intelligenza artificiale generativa e della tecnologia dei modelli di linguaggio su questi obiettivi.
Lall ha affermato che l’integrazione della tecnologia OpenAI e GPT nei sistemi di Microsoft fa parte di un approccio globale verso la sostenibilità. L’azienda sta investendo sempre di più in soluzioni che consentiranno di raggiungere l’obiettivo di carbon negativity entro il 2030.
Secondo il Sustainability Report 2022 di Microsoft, l’azienda ha ridotto le proprie emissioni del 22% e quelle dei propri fornitori e clienti dello 0,5%. Per raggiungere l’obiettivo di emissioni di carbonio negative entro il 2030, Microsoft si è posta l’obiettivo di utilizzare al 100% energia rinnovabile entro il 2025.
Recentemente, Microsoft ha anche effettuato un importante investimento in Helion Energy, una startup nel settore dell’energia nucleare. È evidente che l’azienda sta compiendo molti passi per rimanere competitiva e al tempo stesso mantenere la sostenibilità al centro delle proprie iniziative. Lall ha affermato che Microsoft continuerà a identificare e adottare modi innovativi per alimentare i propri data center, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti per il 2030.
Oltre all’intelligenza artificiale generativa, Microsoft sta lavorando per rendere più sostenibili anche altre aree del proprio software e hardware. Ad esempio, l’ultimo aggiornamento di Windows 11 22H2 è stato progettato per ridurre le emissioni di carbonio e si aggiornerà solo quando le emissioni giornaliere saranno inferiori. Presso il campus di Microsoft ad Hyderabad, è stato avviato un progetto per estrarre l’umidità atmosferica e convertirla in 2.000 litri di acqua al giorno. È stato inoltre creato un gemello digitale del campus per monitorare in tempo reale le emissioni di carbonio.