L’Unione Europea ha avviato un’indagine preliminare per esaminare da vicino i rapporti tra Microsoft (MS), OpenAI e alcune startup del settore cloud. L’obiettivo è determinare se queste relazioni possano essere considerate fusioni e se violino le leggi antitrust dell’UE.

Microsoft ha investito una notevole somma, pari a 13 miliardi di dollari, in OpenAI a partire dal 2019 e ha acquisito una posizione come membro del consiglio di OpenAI senza diritto di voto. L’UE sta ora cercando di chiarire se questa collaborazione rappresenti effettivamente una fusione aziendale e se implichi una possibile violazione delle normative antitrust.

Una sfida nell’indagine è la natura dell’investimento di Microsoft: sebbene abbia investito una somma significativa, non ha ottenuto una partecipazione azionaria in OpenAI, preferendo condividere i profitti anziché acquisire azioni.

Non solo l’UE sta esaminando questa situazione, ma anche le autorità di regolamentazione della concorrenza negli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno avviato indagini simili sugli investimenti di Microsoft in OpenAI. L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) e la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti stanno valutando se ci siano violazioni delle leggi antitrust.

L’indagine è stata in parte scatenata dalla rimozione del CEO di OpenAI, Sam Altman, lo scorso novembre. Microsoft ha sostenuto il suo ritorno come CEO e ha creato una posizione di osservatore senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione di OpenAI.

Se dall’indagine preliminare emergessero sospetti di violazione delle normative antitrust, si aprirà un’indagine ufficiale per esaminare più approfonditamente la situazione.

Inoltre, l’UE sta esaminando gli accordi tra grandi aziende tecnologiche e startup nel campo dell’intelligenza artificiale per valutare se possano distorcere la concorrenza. Questo riguarda anche altre grandi aziende tecnologiche come Google e Amazon che investono pesantemente in startup di intelligenza artificiale per espandere i propri servizi cloud. L’UE ha invitato le aziende coinvolte a fornire feedback entro l’11 marzo per valutare meglio la situazione.

Margrethe Vestager, responsabile antitrust dell’UE, ha dichiarato che l’obiettivo è monitorare attentamente le partnership legate all’intelligenza artificiale per garantire una concorrenza equa nel mercato.

Di ihal