I co-piloti IA stanno diventando sempre più popolari, poiché l’entusiasmo per l’IA generativa raggiunge il suo primo anniversario dal lancio di ChatGPT di OpenAI nel novembre 2022. Tuttavia, la domanda cruciale che sorge è quanto questi co-piloti saranno utili, affidabili e vantaggiosi per gli utenti finali.
Layer, una nuova startup con sede a Columbus, Ohio, ha l’obiettivo di aiutare altre aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), a creare co-piloti nei propri software che siano così efficaci che gli utenti finali non possano immaginare di farne a meno. Layer si impegna a farlo ponendo una forte enfasi sulla garanzia dell’affidabilità e sulla minimizzazione delle allucinazioni dell’IA, che si verificano quando il programma genera informazioni inaccurate, dannose o indesiderate.
Oggi, la società ha annunciato il suo round di finanziamento iniziale da 3 milioni di dollari, guidato da Drive Capital, con la partecipazione di Resolute Ventures, Detroit Venture Partners, Alumni Ventures, Expansion Venture Capital e molti altri fondi e investitori angelici.
Il co-fondatore e CEO di Layer, Jonah Katz, spiega: “Un co-pilota è come un assistente personale per l’utente finale. Consente loro di interagire con una piattaforma in un linguaggio naturale, in modo che possano semplicemente chiedere cosa fare, e il co-pilota lo farà per loro, senza la necessità di fare clic o trascinare una serie di pulsanti sullo schermo.”
Layer mira a capitalizzare la crescente tendenza dei co-piloti IA già presente nei software in generale, ma intende estenderla a imprese di tutte le dimensioni e ai loro utenti finali, che siano clienti o dipendenti. Questo potrebbe rivoluzionare completamente il modo in cui le persone interagiscono con il software.
Katz sottolinea che i co-piloti di Layer dovrebbero essere in grado di eseguire le azioni sulla piattaforma dieci volte più velocemente di quanto potrebbe fare un utente.
Tuttavia, la sfida principale nel costruire un co-pilota riguarda l’affidabilità. Katz spiega: “I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) possono avere allucinazioni. Quando si cerca di creare un co-pilota, si sta essenzialmente collegando un LLM direttamente al proprio software, il che potrebbe portare a situazioni problematiche.”
Per mitigare gli effetti delle allucinazioni LLM e dei comportamenti indesiderati, Layer ha sviluppato un sistema in cui la sua piattaforma di creazione di co-piloti AI acquisisce e analizza la documentazione del software del cliente. Questa documentazione viene utilizzata come base per stabilire quali azioni il co-pilota può o non può intraprendere per conto dell’utente.
Invece di cercare di fare ciò che ritiene che l’utente finale desideri, il co-pilota di Layer opera in base a un insieme di regole prestabilite definite dallo sviluppatore del software cliente.
Katz ha affermato che Layer ha inizialmente puntato sul settore dei servizi finanziari come base di clienti, ma mira a offrire la sua infrastruttura co-pilota LLM a quasi tutte le PMI che dipendono dal software. Questa tecnologia, secondo Katz, è applicabile su diverse piattaforme e potrebbe essere adottata da qualsiasi azienda con una piattaforma software.
Questo round di finanziamento permetterà a Layer di espandere le assunzioni e di continuare a sviluppare la sua piattaforma con l’obiettivo di rendere più accessibile l’implementazione dei co-piloti AI nell’ambito aziendale.