L’intelligenza artificiale non può tecnicamente inventare cose, afferma l’ufficio brevetti

L’intelligenza artificiale è il futuro. Se si credono “Westworld” o “Black Mirror”, arriverà presto un giorno in cui i computer ci domineranno tutti.

Ma per ora, il potere di un’intelligenza artificiale finisce all’Ufficio brevetti degli Stati Uniti.
L’USPTO ha negato una coppia di brevetti depositati per conto di DABUS , un sistema di intelligenza artificiale, e ha pubblicato una sentenza che afferma che i brevetti statunitensi possono essere concessi solo a “persone fisiche”.
I due brevetti riguardavano un contenitore per alimenti e una torcia e sono stati depositati da Stephen Thaler , ricercatore di intelligenza artificiale e creatore di DABUS. Secondo le dichiarazioni dell’USPTO, Thaler definisce DABUS una “macchina della creatività” e voleva che l’IA ottenga pieno credito per le invenzioni. Il fascicolo afferma che Thaler sosteneva che “consentire a una macchina di essere elencata come inventore avrebbe incentivato l’innovazione usando i sistemi di intelligenza artificiale”. La CNN ha contattato Thaler per un commento.

Tuttavia, secondo la sentenza dell’USPTO, le invenzioni possono essere presentate (e in base a quanto filosofico si vuole ottenere, concepito) da una “persona fisica”, come si riflette nel linguaggio del diritto dei brevetti e anche nelle precedenti sentenze della corte federale.
A proposito di filosofia, la sentenza cita una decisione del Tribunale del Circuito Federale del 1994 che espone la natura dell’invenzione in un modo che sicuramente manderà il tuo cervello nel labirinto dell’autocoscienza riflessiva.
“Il concepimento è la pietra di paragone dell’inventario, il completamento della parte mentale dell’invenzione. È la formazione nella mente dell’inventore, di un’idea definita e permanente dell’invenzione completa e operativa … [Concezione] è un atto mentale …”
I brevetti che elencano DABUS come inventore sono stati negati anche in Europa e nel Regno Unito per ragioni simili legate alla personalità. L’Ufficio europeo dei brevetti ha anche sollevato la questione di chi, esattamente, avrebbe fatto valere i diritti concessi a un inventore in tale circostanza.
Thaler, la mente dietro DABUS, è un fisico e fondatore di Imagination Engines, una società che ricerca e sviluppa reti neurali artificiali. DABUS è una di queste reti neurali artificiali . Imagination Engines descrive DABUS come un “vero inventore artificiale” programmato per imitare i modelli neurali del pensiero umano che portano alla misteriosa, primordiale scintilla dell’invenzione.
Ma per USPTO, è solo una macchina. Per adesso.

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Di ihal