L’Illinois Holocaust Museum & Education Center presenterà tre nuovi film in realtà virtuale nella sua rivoluzionaria galleria di realtà virtuale, la famiglia Richard e Jill Chaifetz, intitolata “The Journey Back: A VR Experience”. Questi film sono stati creati dal Museo in collaborazione con la pluripremiata società di produzione East City Films, e utilizzano la realtà virtuale per condividere storie meno conosciute e “nascoste” dell’Olocausto, dando nuova vita alle esperienze di sopravvivenza di tre giovani ragazze.
I film faranno il loro debutto ad agosto e porteranno gli spettatori a seguire le vite di Rodi Glass, Marion Deichmann e Doris Fogel, dalla loro giovinezza prima della devastazione dell’Olocausto, attraverso il periodo dell’Olocausto stesso, fino ai nuovi percorsi che hanno tracciato dopo quella terribile esperienza.
Le riprese sono state effettuate in Germania, Francia, Paesi Bassi e Cina, e i film utilizzano una narrazione coinvolgente per far immergere i visitatori in un viaggio insieme ai sopravvissuti, permettendo loro di condividere le storie di perdita, amore e sopravvivenza. Ogni storia prende vita grazie alla tecnologia dei video a 360 gradi, ambienti 3D, motion capture e una colonna sonora coinvolgente. I ricordi d’infanzia dei sopravvissuti sono resi visibili attraverso potenti sequenze animate che mostrano i loro ricordi più profondi e i momenti che hanno segnato la loro coscienza. Immagini, documenti e video d’archivio si alternano con riprese dal vivo per dipingere un quadro vivido della vita prima e durante la guerra.
Durante la visita, gli ospiti potranno sedersi accanto a Rodi mentre festeggia il suo ultimo compleanno insieme alla sua famiglia, o accovacciarsi accanto a Marion e sua madre mentre sono circondati da una guardia nazista all’interno di un camion in cui si stanno nascondendo.
“Con il passare degli anni, ci stiamo allontanando sempre di più dall’Olocausto e, purtroppo, stiamo anche perdendo altri sopravvissuti”, afferma Bernard Cherkasov, CEO del Museo. “La missione del Museo è assicurare che le loro storie rimangano vive e vengano condivise con le future generazioni. I film in realtà virtuale sono uno strumento straordinariamente potente per farlo. Puoi camminare lungo i canali insieme a loro. Puoi visitare la loro casa d’infanzia con loro. È un’esperienza estremamente potente”.
Ogni film si concentra sulla storia di un sopravvissuto che ha vissuto l’Olocausto in una parte diversa del mondo:
- “Walk to Westerbork” accompagna Rodi Glass mentre rivisita i luoghi in cui ha vissuto durante l’Olocausto, tra cui Amsterdam, il campo di transito di Westerbork e il campo di internamento di Vittel.
- “Letters from Drancy” racconta il potente legame tra madre e figlia durante l’Olocausto. Gli spettatori seguiranno l’audace viaggio di Marion Deichmann attraverso i confini del Nord Europa, la sua dolorosa separazione dalla madre, la fuga con l’aiuto della Resistenza francese a Parigi e la sopravvivenza durante il D-Day in Normandia.
- “Escape to Shanghai” segue l’epico viaggio di Doris Fogel dalla Germania nazista a Shanghai, in Cina, dove trova una casa temporanea e una nuova vita, lontana dagli orrori che si consumano nell’Europa occupata dai tedeschi.
“A lungo abbiamo scoperto quanto possa essere potente e immediata la realtà virtuale nel consentire a qualcuno di comprendere l’esperienza di un’altra persona”, afferma Ashley Cowan, produttore esecutivo di East City Films. “E quando si tratta dei sopravvissuti, hanno alcune delle storie più straordinarie da raccontare. In primo luogo, il pubblico avrà l’opportunità di incontrare tre donne straordinarie, di conoscere la loro tenacia, il loro coraggio e la loro resilienza”.
I film faranno il loro debutto presso l’Illinois Holocaust Museum ad agosto, con una rotazione mensile: “Walk to Westerbork” sarà il primo, seguito da “Escape to Shanghai” a settembre e “Letters from Drancy” a ottobre.
Man mano che l’ultima generazione di sopravvissuti all’Olocausto invecchia, questi film rappresenteranno una testimonianza preziosa delle loro storie, garantendo che la loro eredità continui a essere trasmessa e offrendo ai visitatori uno sguardo potente su un periodo storico disumano.