In Italia, il settore dei trasporti sta affrontando una grave carenza di autisti, con circa 50.000 posti vacanti. Il gruppo Smet di Salerno, uno dei maggiori d’Europa, sta cercando da tempo un centinaio di autisti per integrare il suo attuale bacino di circa 1.200 autisti in Italia (2.000 in totale), ma non è riuscito a trovarne a sufficienza nonostante le incentivazioni offerte. Per risolvere il problema, ha fondato la startup Ait, che utilizzerà l’intelligenza artificiale per governare l’intera organizzazione dei viaggi, ottimizzando i percorsi, i turni, il carico e lo scarico dei mezzi, sostituendo ben 50 autisti.
Il CEO del gruppo Smet, Domenico De Rosa, ha spiegato che la carenza di autisti è un problema comune in Europa, con una mancanza di 400.000 autisti in totale. Smet ha già supportato la formazione di autisti di tir super-tecnologici e di nuova generazione, ma ha ottenuto una risposta molto timida. La scarsa considerazione del ruolo è solo una delle molteplici cause del problema.
La startup Ait, fondata dalla Associazione giovani innovatori italiani guidata da Gabriele Ferrieri, utilizzerà un algoritmo per ottimizzare il servizio, tenendo conto di ordini, forza lavoro disponibile, soste e numerosi altri parametri di partenza. L’obiettivo è sostituire il lavoro di circa 50 autisti. Smet, grazie a un investimento di soli 150.000 euro, dovrebbe guadagnare in efficienza, aumentare la produzione e risparmiare sui costi del lavoro. Tuttavia, solo il test sul campo potrà dimostrare se la tecnologia avrà successo.
Smet metterà in campo la sua software house interna, composta da 5 esperti in IT, fleet manager e pianificazione, per lavorare sul progetto. Inoltre, Smet contribuirà alla transizione ecologica, efficientando i percorsi e riducendo i km attraversati e le emissioni di gas inquinanti grazie al lavoro di Ait.