Nel mondo delle startup tecnologiche, dove il successo si misura spesso in velocità e capacità di intercettare un bisogno reale, la storia di Turbo AI spicca come un fulmine. Lanciato all’inizio di quest’anno, questo strumento di apprendimento basato sull’Intelligenza Artificiale ha registrato una crescita esponenziale, attirando l’attenzione del mercato educativo e professionale. A fondarlo, due giovani ventenni americani, Rudy Arora e Sartak Dhawan, che non solo hanno intercettato un problema comune a tutti gli studenti, ma hanno dimostrato la lungimiranza di abbandonare i prestigiosi percorsi accademici per dedicarsi completamente al loro progetto, rivelatosi presto un fenomeno globale.
L’origine di Turbo AI (inizialmente noto come Turbolearn) risiede in un’esperienza che è universale per ogni studente universitario: il dilemma di dover scegliere tra l’ascolto attivo e la presa di appunti accurata durante le lezioni. I fondatori hanno riconosciuto che, nel tentativo di concentrarsi sul contenuto, si perdeva la possibilità di annotare i dettagli, e viceversa. Per risolvere questo paradosso, hanno sviluppato un sistema che utilizza l’Intelligenza Artificiale per generare automaticamente note e riassunti a partire dalle lezioni.
Inizialmente, il progetto era un semplice strumento di condivisione tra amici, pensato per la loro cerchia presso la Duke University e la Northwestern University. La qualità e l’efficacia delle note generate dall’AI, tuttavia, hanno scatenato un passaparola virale che ha rapidamente travalicato i confini dei campus d’origine, diffondendosi in università di spicco come Harvard e il MIT. In meno di un anno, l’app ha raggiunto la cifra straordinaria di cinque milioni di iscritti, con un incremento giornaliero di circa ventimila nuovi utenti e un fatturato ricorrente annuo (ARR) di decine di milioni di dollari.
Turbo AI si è evoluto rapidamente da una semplice app per la registrazione e il riepilogo vocale a un ecosistema completo di supporto all’apprendimento. La sua funzionalità principale consente agli studenti di caricare diverse fonti di informazioni — documenti PDF, video di lezioni, o anche semplici link di YouTube — e di ottenerne in cambio non solo note riassuntive generate dall’AI, ma anche quiz di studio automatici e un chatbot per la spiegazione interattiva dei concetti. L’utente può, ad esempio, caricare un documento di trenta pagine e ricevere immediatamente settantacinque domande per la revisione, un risparmio di tempo e uno strumento di efficacia didattica senza precedenti.
La sua utilità, però, ha superato l’ambiente accademico, estendendosi rapidamente a una vasta gamma di professionisti, inclusi consulenti, avvocati, medici e analisti finanziari. Questi utenti professionali sfruttano Turbo AI per caricare e riassumere rapidamente rapporti complessi o per convertire testo in audio, creando una sorta di “podcast di riepilogo AI” da ascoltare durante i tragitti quotidiani. Questa espansione ha portato alla ridenominazione dell’app da Turbolearn al più generico e ambizioso Turbo AI.
Il successo di Turbo AI non è frutto del caso, ma della sinergia tra i suoi due giovani fondatori, amici fin dalla scuola media. Sartak Dhawan aveva già un’esperienza imprenditoriale significativa, avendo sviluppato in passato l’app di consulenza UMax, che aveva raggiunto la vetta dell’App Store con un fatturato annuo di sei milioni di dollari. Rudy Arora, d’altro canto, si è dimostrato un maestro nelle strategie di crescita virale attraverso i social media.
Consapevoli dell’enorme potenziale a lungo termine del loro prodotto, entrambi hanno preso la decisione, non comune, di abbandonare i propri studi universitari per dedicarsi a tempo pieno all’azienda, che ora ha sede a Los Angeles e conta un team di quindici persone. Nonostante l’azienda abbia raccolto un modesto capitale esterno di circa $750.000 (circa 1 miliardo di won coreani), Turbo AI è già ampiamente in attivo. Il modello di business si basa su un abbonamento mensile di venti dollari, con esperimenti in corso per offrire una varietà di piani tariffari in linea con la sensibilità al prezzo tipica degli studenti.
La storia di Turbo AI si inserisce in una tendenza più ampia in cui la tecnologia AI non è più solo uno strumento per le grandi aziende, ma una leva di empowerment per gli studenti che diventano imprenditori, capaci di trasformare le proprie frustrazioni quotidiane in soluzioni di successo globale e altamente redditizie.
