Gli informatici dell’Università della Pennsylvania dimostrano che le persone possono essere addestrate a distinguere tra testo generato dall’intelligenza artificiale e testo scritto dall’uomo. Il loro nuovo studio, il più grande mai realizzato sull’argomento, evidenzia i risultati dell’approccio umano al rilevamento dell’intelligenza artificiale.
Con la recente evoluzione dei chatbot, si sono sollevate preoccupazioni sul crescente sviluppo e l’accessibilità dell’intelligenza artificiale. Gli effetti di modelli linguistici su larga scala come ChatGPT toccano praticamente ogni angolo della nostra vita, sollevando preoccupazioni in tutta la società sulla possibilità che l’intelligenza artificiale rafforzi i pregiudizi sociali, commetta frodi e furti di identità, generi notizie false, diffonda disinformazione e altro ancora.
Per mitigare questi rischi, un team di ricercatori della School of Engineering and Applied Science dell’Università della Pennsylvania ha condotto uno studio che dimostra come le persone possano essere addestrate a distinguere tra testo generato dall’intelligenza artificiale e quello scritto dall’uomo. Utilizzando Real or Fake Text?, un gioco di formazione basato sul web, i ricercatori hanno mostrato che il testo creato dall’intelligenza artificiale è rilevabile e che i partecipanti possono ottenere punteggi significativamente migliori rispetto al caso casuale.
Il metodo di studio ha trasformato il metodo sperimentale standard per gli studi di rilevamento in una ricreazione più accurata di come le persone usano l’intelligenza artificiale per generare testo. Il gioco di formazione ha chiesto ai partecipanti di segnare dove credono che inizi la transizione dal testo scritto dall’uomo al testo generato, identificando e descrivendo le caratteristiche del testo che indicano errori e ricevendo un punteggio.
Mentre l’intelligenza artificiale diventa sempre più sofisticata, il futuro con questa tecnologia appare rassicurante e persino entusiasmante, soprattutto in campo creativo. L’intelligenza artificiale è utile per la scrittura creativa, ma le sue applicazioni in ambiti come le notizie, le tesine o la consulenza legale sono considerate di cattivo utilizzo.
Il lavoro dei ricercatori della School of Engineering and Applied Science dell’Università della Pennsylvania indica una direzione positiva per l’uso dell’intelligenza artificiale, in cui si può allenare la capacità umana di rilevare la differenza tra il testo generato dall’intelligenza artificiale e quello scritto dall’uomo.