Un sistema innovativo di intelligenza artificiale, capace di riconoscere i gesti umani e rilevare i furti nei negozi, sta rapidamente guadagnando popolarità nel settore della vendita al dettaglio. L’obiettivo di questa tecnologia non è solo quello di recuperare gli oggetti rubati, ma soprattutto di dissuadere i potenziali ladri, creando un effetto deterrente attraverso la consapevolezza che l’intelligenza artificiale li sta osservando.
La startup parigina Veesion, che ha sviluppato questa tecnologia, ha recentemente annunciato di aver raccolto 43 milioni di dollari in un finanziamento di serie B, destinati all’espansione negli Stati Uniti. Attualmente, la loro soluzione è già installata in oltre 5.000 negozi tra Europa, Stati Uniti e Canada.
Il co-fondatore Benoit Coegny ha spiegato come la sua esperienza personale abbia influenzato lo sviluppo del prodotto: “So esattamente cosa significa furto nel commercio al dettaglio, perché mio zio vive a Parigi e gestisce tre supermercati”. La tecnologia punta quindi a rispondere a una problematica reale e sentita in prima persona, cercando di supportare soprattutto i piccoli negozi che ancora faticano a gestire il problema dei taccheggi.
In molti negozi americani, per contrastare i furti, sono stati adottati metodi come la chiusura a chiave degli articoli o la limitazione dei modi di acquisto. Tuttavia, queste soluzioni hanno avuto effetti negativi, riducendo le vendite e peggiorando l’esperienza del cliente.
Diversamente da altre tecnologie, quella di Veesion non si basa su dati biometrici o caratteristiche fisiche, evitando così rischi legati alla privacy o a possibili discriminazioni. Il sistema si concentra esclusivamente sui movimenti dell’acquirente, analizzando il comportamento e le azioni per identificare potenziali furti. Come sottolinea Coegny: “All’algoritmo non importa come appari, interessa solo cosa fai. Si concentra solo su come si muove il corpo”.
Per fare ciò, la tecnologia sfrutta i filmati delle reti di telecamere di sicurezza già presenti nei negozi, riconoscendo i movimenti umani e identificando oggetti come prodotti, carrelli, cestini e borse. Quando un movimento viene giudicato sospetto, il sistema invia una notifica in tempo reale al cellulare del personale di sicurezza o di altri responsabili, che possono così intervenire rapidamente. È possibile inoltre configurare il sistema per ricevere informazioni aggiuntive, come la necessità di allarme, se il furto è stato sventato o il valore degli oggetti sottratti.
Coegny ha evidenziato l’efficacia pratica di questa tecnologia: “Non è una tecnologia appariscente, ma l’impatto sui profitti è molto diretto. Può catturare i taccheggiatori, recuperare le scorte e ridurre i costi”.
I risultati non si sono fatti attendere: oltre l’85% dei casi segnalati dal sistema ha effettivamente riguardato furti reali. In un negozio statunitense, l’introduzione della tecnologia ha permesso di dimezzare le perdite nel reparto salute e bellezza nel giro di soli tre mesi.
Oltre al recupero delle merci, uno degli effetti più importanti di questa tecnologia è il potere dissuasivo che esercita sui ladri. Come spiega Coegny: “Sarà più cauti nelle loro azioni perché sanno che c’è un’intelligenza artificiale nella telecamera”. Questo significa che la tecnologia va ben oltre il semplice recupero di qualche centesimo, diventando un vero e proprio alleato nella sicurezza e nella gestione del commercio al dettaglio.