Una competizione internazionale incentrata sull’uso delle onde cerebrali è stata recentemente vinta da un team guidato dall’Università di Bath. In questa gara, facente parte della sfida globale CYBATHLON, il “pilota” della squadra e gli scienziati che hanno sviluppato la tecnologia necessaria hanno condiviso il successo. Il pilota, Owen Collumb, un atleta di Dublino con lesioni spinali, ha utilizzato l’immaginazione del movimento e una profonda concentrazione mentale per completare sfide simili a giochi per computer, senza muovere alcuna parte del corpo.
La tecnologia che ha reso possibile il controllo delle onde cerebrali è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università di Bath, che hanno creato cuffie capaci di fungere da interfacce tra il cervello umano e i computer. Il team vincitore, NeuroCONCISE, è nato dalla collaborazione tra il Bath Institute of the Augmented Human (IAH) e lo Spatial Computing and Neurotechnology Innovation Hub dell’Ulster University, guidato dal professor Damien Coyle.
Coyle, capo dell’IAH e Turing AI Fellow, ha riconosciuto il duro lavoro e le capacità del team, sottolineando il contributo dell’addestramento intensivo del pilota che ha permesso a Collumb di dimostrare un controllo del cervello estremamente accurato. La squadra ha partecipato alla CYBATHLON Challenge dal 2016, ottenendo progressi costanti e emergendo come campione nel 2024.
La società NeuroCONCISE, fondata dal professor Coyle nel 2016, si dedica allo sviluppo di neurotecnologie di precisione, come cuffie EEG che possono assistere le persone nella vita di tutti i giorni, nello sport e in medicina. Questa tecnologia promette di migliorare l’autonomia e la partecipazione sociale delle persone con gravi disabilità fisiche, facilitando attività come guidare autonomamente una sedia a rotelle, controllare manipolatori robotici o utilizzare smartphone.
Nella sfida CYBATHLON, Collumb ha indossato un auricolare EEG collegato a un computer avanzato che traduceva i movimenti immaginari in comandi per un avatar virtuale. Questi comandi hanno permesso all’avatar di completare una serie di compiti complessi in un tempo record.
Collumb, che ha subito una grave lesione alla colonna vertebrale 20 anni fa, ha espresso gratitudine per le opportunità offerte dalla CYBATHLON e l’impatto della ricerca del team sulla sua vita. La squadra ha partecipato alla competizione da remoto, trasmettendo in live streaming dall’University College di Dublino fino all’arena principale di Zurigo, in Svizzera.
Per prepararsi alla competizione, Collumb ha trascorso molte ore ad allenarsi con il professor Coyle, il dottor Attila Korik e con la consulenza del dottor Lee Moore, uno psicologo delle prestazioni sportive.