L’aeroporto di Syracuse Hancock, situato a nord di New York, è relativamente piccolo ma registra circa 700 oggetti smarriti all’anno. Tra questi si trovano oggetti insoliti come un cagnolino e un criceto domestico, ma anche oggetti comuni come vestiti, occhiali, documenti d’identità, carte di credito, auricolari e cellulari. National Geographic Channel ha stimato che milioni di oggetti vengono abbandonati negli aeroporti statunitensi ogni anno, senza contare quelli lasciati sugli aerei.

In Italia, la maggior parte degli aeroporti sembra ancora affidarsi a processi manuali per la gestione degli oggetti smarriti, senza utilizzare l’automazione o l’intelligenza artificiale. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Ad esempio, l’aeroporto di Trapani utilizza un sistema informatico globale di ricerca bagagli chiamato WorldTracer, sviluppato in collaborazione da Iata e Sita. A Torino, l’attività dell’ufficio Lost&Found utilizza le procedure standard comuni a tutti gli scali e si avvale di un’unica piattaforma mondiale. L’ufficio Oggetti Smarriti/Lost Properties si occupa del ricongiungimento dei beni depositati tramite segnalazioni via email.

Alcuni aeroporti italiani, come Malpensa e Linate, organizzano aste per gli oggetti smarriti, mentre altri, come Trapani e Genova, conservano gli oggetti in locali muniti di telecamere a circuito chiuso e armadi blindati per garantire la massima sicurezza.

In generale, il processo di ricongiungimento degli oggetti smarriti con i legittimi proprietari è una sfida per gli aeroporti di tutto il mondo, ma l’automazione e l’intelligenza artificiale stanno offrendo soluzioni innovative per semplificare il processo. Startup come Boomerang di Miami stanno collaborando con gli aeroporti per sviluppare soluzioni che utilizzano l’IA per abbinare i reclami degli utenti agli oggetti smarriti, facilitando così il recupero degli oggetti perduti.

Boomerang utilizza un software che consente al personale dell’aeroporto di scattare una foto dell’oggetto smarrito e di inserire alcune note. Queste informazioni vengono poi salvate all’interno della piattaforma. I clienti possono presentare denunce in formato digitale, fornendo descrizioni e foto se possibile. L’algoritmo di Boomerang, supportato dall’intelligenza artificiale, cerca di abbinare i reclami agli oggetti smarriti e se viene trovata una corrispondenza, il personale dell’aeroporto viene inviato per verificare e gli utenti vengono informati del ritrovamento.

La pressione sugli aeroporti per migliorare i processi di recupero degli oggetti smarriti sta aumentando, specialmente con l’introduzione di prodotti come gli AirTag di Apple. Tuttavia, ci sono ancora molti aeroporti in tutto il mondo che non utilizzano l’automazione e l’IA per semplificare il processo di gestione degli oggetti smarriti.

In conclusione, gestire gli oggetti smarriti negli aeroporti rappresenta una sfida significativa. Tuttavia, l’automazione e l’intelligenza artificiale possono offrire soluzioni innovative per semplificare il processo e semplificare il recupero degli oggetti perduti. Mentre alcune startup come Boomerang stanno collaborando con gli aeroporti per fornire queste soluzioni, molti aeroporti in tutto il mondo devono ancora adottarle per migliorare la loro efficienza nella gestione degli oggetti smarriti.

Di Fantasy