In un articolo di The Guardian scritto da Edward Helmore, viene messa in rilievo la tesi di Doug Rushkoff, un autore e docente che è diventato una figura di riferimento nella cultura digitale. Rushkoff sostiene che i miliardari della tecnologia, come Elon Musk, stanno pianificando strategie di fuga in previsione di potenziali disastri, dalla crisi climatica all’insurrezione delle intelligenze artificiali.
Recentemente, la tecnologia ha subito una serie di contraccolpi. Le autorità sanitarie americane hanno lanciato avvertimenti sui pericoli dei social media per i giovani, Elon Musk ha danneggiato la propria reputazione con il lancio disastroso di una campagna presidenziale su Twitter, e i dirigenti di OpenAI, i creatori di ChatGPT, hanno esortato una regolamentazione urgente dell’intelligenza artificiale.
Secondo Rushkoff, queste vicissitudini rappresentano una forma di giustizia correttiva per i baroni della tecnologia della Silicon Valley, e sostiene che molto altro potrebbe essere in arrivo man mano che i nuovi sviluppi tecnologici accelerano.
In un’intervista con The Guardian, Rushkoff ha affermato: “Ora si stanno torturando, il che è abbastanza divertente da vedere. Hanno paura che le loro IA vengano a prenderli. Sono apocalittici e quindi esistenziali, perché non hanno alcun legame con la vita reale e come funzionano le cose. Hanno paura che le IA siano cattive con loro come lo sono state con noi”.
Nel suo ultimo libro, “Survival of the Richest: Escape Fantasies of the Tech Billionaires”, Rushkoff ha esaminato l’elitè tecnologica e come stiano pianificando strategie di fuga, dall’immigrazione su Marte alla costruzione di bunker su isole, alla creazione di un “metaverso” virtuale.
Rushkoff sostiene che il futuro della tecnologia, per questi miliardari, riguarda solo una cosa: fuggire dal resto dell’umanità. “Hanno ridotto il progresso tecnologico a un videogioco che uno di loro vince trovando una via di fuga.”
Rushkoff ha elencato una serie di esempi, tra cui Elon Musk e Jeff Bezos che perseguono progetti di colonizzazione dello spazio, Peter Thiel che ha costruito un complesso in Nuova Zelanda, Mark Zuckerberg e altri che stanno sviluppando tecnologie volte a estendere la vita umana.
Per Rushkoff, queste fantasie non funzioneranno. “Non lasceranno il pianeta, non vivranno per sempre. Stanno solo vivendo le loro fantasie.”
Rushkoff sostiene inoltre che l’arrivo di un nuovo rivoluzione tecnologica, ovvero l’intelligenza artificiale, rende il cyber-futurismo ancora meno desiderabile. L’atteggiamento dei grandi della tecnologia è sempre meno quello di rivoluzionari della libertà di informazione e sempre più quello di magnati capitalisti reazionari.
Secondo Rushkoff, la soluzione alle sfide tecnologiche del mondo moderno non risiede nel governo, ma nelle scelte e nella responsabilità personali. Egli consiglia: “Sii socievole, metti i piedi per terra, guarda negli occhi, fai sesso, incontra persone, respira l’aria. Più zavorra nella vita reale hai, meno questo universo fragile, ideologico, astratto e mediato dai social media grava sulla tua esistenza quotidiana.”