OpenAI, l’azienda di ricerca sull’intelligenza artificiale co-fondata da Elon Musk, ha fatto scalpore annunciando il suo nuovo obiettivo: automatizzare i lavori dei colletti blu.
Mentre in passato l’intelligenza artificiale era vista come una minaccia per i lavori ripetitivi e manuali, OpenAI sta scommettendo su modelli di intelligenza artificiale di nuova generazione per robot umanoidi in grado di svolgere compiti complessi e persino ragionare dal linguaggio.
L’investimento di OpenAI in Figure, una società di robotica che sviluppa robot umanoidi, è un chiaro segno del suo impegno in questo campo. Figure ha già rilasciato un prototipo, Figure-01, in grado di svolgere semplici compiti come preparare il caffè.
La decisione di OpenAI di concentrarsi sulla robotica rappresenta un cambio di rotta rispetto al passato. Nel 2019, l’azienda aveva sciolto il suo team dedicato alla robotica. Tuttavia, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha affermato che la tecnologia è ora sufficientemente avanzata per rendere l’automazione dei lavori dei colletti blu una realtà.
L’obiettivo di OpenAI non è solo quello di automatizzare i lavori manuali, ma anche di creare robot in grado di collaborare con gli esseri umani. L’azienda immagina un futuro in cui i robot umanoidi possano svolgere compiti pericolosi, noiosi o ripetitivi, liberando gli esseri umani per concentrarsi su lavori più creativi e appaganti.
Tuttavia, OpenAI non è l’unica azienda che compete in questo campo. Tesla, con il suo robot Optimus, e Boston Dynamics, con i suoi robot Atlas e Spot, stanno sviluppando tecnologie simili.
L’avvento di robot umanoidi in grado di svolgere lavori complessi avrà un impatto significativo sulla società. È importante riflettere sulle implicazioni etiche e sociali di questa tecnologia, che potrebbe portare a una ridefinizione del lavoro e del ruolo degli esseri umani nel mondo.