Più di 100 importanti startup nel settore della tecnologia e del silicio sono in competizione per sviluppare assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale (AI).

C’è un crescente interesse per l’incremento delle prestazioni e l’accuratezza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). Inizialmente, l’attenzione era rivolta allo sviluppo di chatbot guidati da “ChatGPT”, ma ora la tendenza si sta spostando verso il loro utilizzo come assistenti personali.

Dalle interviste fatte da Reuters a 17 imprenditori, investitori ed esperti di AI, emerge che oltre 100 startup della Silicon Valley stanno sviluppando assistenti autonomi di intelligenza artificiale, un settore che sta suscitando grande interesse tra gli investitori.

Queste aziende stanno cercando di sviluppare strumenti che combinano la tecnologia AI con assistenti virtuali, come “Alexa” di Amazon e “Siri” di Apple, per eseguire autonomamente compiti complessi senza la necessità di istruzioni dettagliate.

Gli assistenti virtuali, noti anche come “agenti AI” o “copiloti”, sono in grado di svolgere una serie di attività come cercare sul web per ordinare hamburger, individuare venditori che vendono frigoriferi su siti di pubblicità, inviare e-mail e riassumere riunioni di lavoro.

Per esempio, uno strumento sviluppato da una startup di AI chiamata “Adept” e denominato “Action Former”, è in grado di trovare e mostrare il prezzo corretto per una casa nell’area di Houston, negli Stati Uniti, quando viene richiesto di trovare una casa adatta per una famiglia di quattro persone con un budget di $460,000.

Innanzitutto, l’AI cerca siti immobiliari nell’area di Houston, poi inserisce automaticamente il prezzo desiderato e il numero di famiglie, e svolge una ricerca per trovare una casa che rientra nel budget prefissato.

“Vorremmo che lo strumento funzionasse come un amico AI personale”, ha dichiarato Dev Garg, lo sviluppatore di Multi-On, che sta testando l’agente AI. “E forse potrebbe evolvere come Jarvis, l’IA del film Iron Man”.

Tuttavia, il livello attuale degli assistenti AI in sviluppo è molto lontano dagli strumenti fantascientifici come Jarvis. Kanjun Kew, CEO di General Intelligence, ha affermato: “Ciò che è facile per gli esseri umani è ancora incredibilmente difficile per i computer”.

“Tuttavia, ci aspettiamo che un sistema in grado di eseguire in modo affidabile attività autonome e multilivello in un’area ristretta, come la programmazione o il marketing, possa arrivare sul mercato entro un anno”, ha aggiunto.

Gli assistenti AI autonomi hanno un enorme potenziale commerciale e anche i giganti della tecnologia stanno investendo nello sviluppo. Microsoft, per esempio, sta già introducendo una funzione “co-pilota” in grado di creare e-mail, report e presentazioni basate sulla tecnologia GPT di OpenAI.

Amazon, d’altro canto, sta lavorando su una versione più avanzata di “Alexa”, mentre Google continua a migliorare il suo assistente con la tecnologia Duplex.

Di ihal